Il pilota fantasma di Le Mans.
I misteri delle gare endurance: il pilota fantasma di Le Mans
Nel mondo automobilistico, le gare endurance hanno sempre generato vari misteri irrisolti nel corso degli anni, dando origine a vere e proprie leggende.
Una di queste è quella del “pilota fantasma”.
Nel 1965, il 19 e 20 giugno, si tenne la 24 ore di Le Mans presso il Circuit de la Sarthe, che vide la vittoria di Jochen Rindt e Masten Gregory con il team privato NART.
Questa fu l’ultima volta in cui una Ferrari vinse la classifica assoluta.
Va ricordato che, all’epoca, le squadre erano composte da soli due piloti, a differenza di oggi dove sono necessari almeno tre piloti.
L’inizio della gara e il cambio pilota
In primo luogo, come in ogni campionato, l’attenzione era concentrata sui team ufficiali di Ford e Ferrari, e non sui team privati come quello di Rindt e Gregory.
Inaspettatamente, sia la Ford che la Ferrari ufficiale dovettero ritirarsi per alcuni problemi, e il comando della gara passò quindi ai team privati.
Procedette tutto bene per il pilota del team NART fino a qualche istante prima dell’alba.
Una fitta nebbia lo mise in difficoltà, e soffrendo di problemi di vista fu costretto ad entrare nei box e a farsi sostituire da Rindt, ma esso però non venne trovato da nessuna parte.
Si diceva che a Rindt non importasse nulla di quella gara e che avrebbe solamente voluto finirla il prima possibile per tornarsene a casa.
Altri addirittura dissero che era andato a Parigi per una cena.
Quindi non avendo traccia del pilota che avrebbe dovuto sostituire Gregory in quella situazione difficile, il team principal Luigi Chinetti chiese ad Ed Hugus, il nostro “pilota fantasma”, di scendere in pista al posto di Rindt.
Ma chi era Ed Hugus e cosa ci faceva alla 24 ore di Le Mans?
Hugus avrebbe dovuto partecipare alla gara su un’altra auto del team NART, ma quella vettura non venne completata in tempo per la gara.
Il team quindi lo iscrisse come pilota di riserva sulla Ferrari di Rindt e Gregory.
Hugus cosi salì sull’auto e iniziò a fare dei tempi impressionanti, recuperando terreno sui primi in classifica.
Alla fine del suo stint, Hugus tornò ai box e fece risalire sull’auto il pilota Masten Gregory.
Al mattino, la Ferrari del Team NART di Rindt e Gregory vinse la 24 ore di Le Mans.
Una vittoria mai riconosciuta
Tuttavia Hugus non fu mai ufficialmente accreditato come pilota dell’auto e quindi nemmeno di quella memorabile vittoria.
Fino a quando però, il 24 maggio 2005, Hugus inviò una lettera a un appassionato in cui descriveva nei minimi dettagli tutto quello che successe quella notte, e che Luigi Chinetti aveva avvisato i direttori di gara del cambio pilota, ma loro erano troppo “impegnati a bere vino”.
Alcuni documenti e fonti, tuttavia, sembrano smentire la veridicità di questa storia