Il Giappone e le corse illegali: un fenomeno nascosto.
Il Giappone è un paese noto per la sua precisione, la disciplina e l’impegno per il lavoro e la comunità.
Ma tutto questo cercare di raggiungere la perfezione assoluta, porta la società Giapponese a ribellarsi e a mostrare la loro vera personalità solo quando cala la notte, all’oscuro da tutti.
La notte infatti rivela una serie di attività illegali, ma in particolar modo, le corse illegali.
Le corse illegali in Giappone sono nate intorno agli anni ’80.
Questi appassionati di automobili si incontravano durante la notte, in strade cittadine o di montagna per gareggiare e cercare di migliorare le proprie prestazioni.
Nel 1987, nacque il Mid Night Club, un gruppo di street racer che si concentravano sulla Wangan-sen, una autostrada costiera di 70 km che circonda l’area metropolitana di Tokyo.
Una delle regole fondamentali del Mid Night Club era la segretezza assoluta.
Le auto del club erano particolarmente preparate, alcune raggiungevano facilmente i 320 km/h e avevano quasi tutte almeno 500-600 cavalli.
Infatti fin dall’inizio le auto del Mid Night Club, misero in difficoltà le forze dell’ordine giapponese che possedevano solo auto limitate ai 180 km/h.
Nonostante le autorità acquistassero auto più potenti, i membri del club erano così veloci, che la polizia smise di provare a inseguirli.
Negli anni ’70 a Tokyo si diffuse una sottocultura giovanile giapponese chiamata Bōsōzoku, essi erano noti per le loro attività come i raduni in moto, la guida pericolosa in città e la corsa in autostrada.
Una notte, un gruppo di Bōsōzoku attendeva i membri del Mid Night Club sulla Wangan per sfidarli.
La sfida si trasformò in una corsa ad altissima velocità che culminò un incidente a catena, causando la morte di due Bōsōzoku e l’ospedalizzazione di altre otto persone, sei delle quali erano incolpevoli guidatori estranei alla gara.
Una regola del club, stabilita sin dalla sua fondazione, prevedeva lo scioglimento immediato e definitivo del Mid Night Club nel caso in cui qualcuno fosse stato messo in pericolo o ferito a causa delle loro attività.
Così avvenne e, sebbene il club non esista più da almeno vent’anni, ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo.
Nonostante ciò, le corse illegali sono ancora ampiamente diffuse e le autorità di polizia non riescono tutt’oggi a contrastarle efficacemente.
Fonte immagine principale: RollingSteel