Si è spento Fernando Botero. L’artista colombiano aveva 91 anni
Fernando Botero è morto. L’artista colombiano si è spento all’età di 91 anni nella sua casa nel Principato di Monaco. Attraverso la sua arte il pittore e lo scultore sudamericano è stato uno dei più grandi esponenti della body positivity. Il suo marchio distintivo erano infatti le figure voluminose e tondeggianti, capaci di imporsi nello spazio accentuandone le imperfezioni fisiche.
Il Presidente colombiano Gustavo Petro lo ha definito “il pittore delle nostre tradizioni, dei nostri difetti e delle nostre virtù. Il pittore della nostra violenza e della pace”. Espressione dell’anticonformismo, la pittura di Botero incarna l’ossimoro tra l’apparente pesantezza delle forme dei soggetti raffigurati e la leggerezza che allo stesso tempo trasmettono. L’uso dei colori contribuisce poi alla creazione di un’atmosfera quasi surreale, dove prevalgono serenità e armonia. Il suo stile si è rivelato talmente unico da creare quasi una vera e propria corrente artistica. Una delle sue opere più famose è certamente “Monna Lisa, Age Twelve”, realizzata nel 1959 ed esposta al MoMA di New York.
Nato a Medellín nell’aprile del 1932, nella formazione culturale e artistica di Botero risultano centrali le esperienze europee maturate soprattutto a Parigi, a Madrid e in particolar modo a Firenze. Proprio in quest’ultima città l’artista colombiano entrò in contatto con il mondo rinascimentale, rispetto al quale nelle sue opere si possono infatti riscontrare molteplici richiami. A chi lo interrogava sul suo stile Botero rispondeva “Quello che dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo anche con volume, se dipingo un animale è volumetrico, anche un paesaggio. Mi interessa il volume, la sensualità della forma. Se dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, lo faccio sempre con questa idea del volume, non è che ho un’ossessione per le donne grasse”.
Il suo rapporto con l’Italia è stato da sempre molto forte, al punto che per sua espressa richiesta l’artista sarà sepolto in un cimitero a Pietrasanta, in provincia di Lucca, località della quale aveva ricevuto la cittadinanza onoraria già qualche tempo fa. “Dopo la Colombia l’Italia era il paese più importante per mio padre”, così ha confessato il figlio una volta diffusa la notizia della sepoltura del padre in Versilia.