Boris Johnson si unisce a Farage. L’ex premier britannico diventa anchorman per la tv di destra. E se non fosse tutto qui?
“Non ci sono disastri, solo opportunità”. Sono parole dell’ex Primo ministro britannico Boris Johnson, quando ancor prima di divenire leader del Partito Conservatore scriveva sulle colonne del “The Telegraph”. Era il 4 dicembre del 2004, quasi 20 anni fa. Tra quella data ed oggi, in mezzo, c’è la scalata politica che il 24 luglio del 2019 l’ha visto divenire inquilino del numero 10 di Downing Street. La sua esperienza di governo sarà costellata da crisi e turbolenze che il 7 luglio del 2022 porteranno lo stesso Johnson ad annunciare le proprie dimissioni dal ruolo di Primo ministro e allo stesso tempo da leader del Partito Conservatore. Resterà poi in carica come dimissionario fino all’insediamento di Liz Truss.
Per molti, anche a causa dei numerosi scandali che si sono susseguiti (si ricordi anche solo il tanto discusso “Partygate”), il “governo Johnson” è stato un vero e proprio fallimento. Tutto ciò, insieme alle molteplici difficoltà che sono derivate da un momento assai critico come quello della pandemia, hanno trasformato l’immensa opportunità di Boris Johnson in un autentico disastro. La sua capacità di incidere sulla scena politica è andata gradualmente diminuendo, i suoi sostenitori sono diventati sempre meno e l’ala conservatrice ha iniziato a conoscere e ad apprezzare sempre più i nuovi interpreti che si sono affacciati sul palcoscenico della politica britannica.
Tuttavia non ci sono solo disastri, esistono anche le opportunità e Boris lo sa. La proposta di divenire uno dei nuovi volti della tv “Gb news”, emittente di riferimento per la destra, è stata la giusta occasione per rilanciarsi. A darne l’annuncio è stato lo stesso ex Primo ministro attraverso i canali social della rete televisiva: “Sono entusiasta nel dire che presto mi unirò a voi su Gb News. Darò a questo straordinario, nuovo canale televisivo le mie opinioni schiette su tutto, dalla Russia alla Cina, alla guerra in Ucraina, a come affrontiamo tutte queste sfide, alle enormi opportunità che ci attendono, perché credo che i giorni migliori devono ancora arrivare”.
Nella nuova esperienza televisiva Johnson lavorerà con Nigel Farage, uno se non il volto più celebre dell’operazione Brexit che ha visto Il Regno Unito uscire dall’Unione Europea. Proprio Farage aveva in passato giudicato negativamente l’operato del neo collega e di molti altri leader conservatori, accusando i Tory di aver mal gestito una grande occasione per il popolo britannico. Sull’arrivo di Johnson ha però commentato “posso essere stato in qualche modo critico rispetto a ciò che ha fatto come Primo ministro, ma questo è tutto un altro paio di maniche: la sua venuta a GB News sarà un gran divertimento, si sta sottovalutando la notizia”.
Dalla BBC arriva invece il parere di un altro presentatore, Nick Robinson: “Johnson si unisce a Farage in quello che sembra sempre meno un canale di notizie e sempre più un nuovo movimento politico”. E in realtà quest’ultima lettura appare una delle più interessanti. Col passare del tempo il fronte conservatore inizia a palesare sempre più una minore stabilità, insieme ad una non indifferente diminuzione di apprezzamento. In uno scenario del genere la possibilità di sfruttare tutto ciò per creare un nuovo partito populista di destra non sembra utopia. Johnson e Farage uniranno le forze in un nuovo progetto? Al momento condividono un posto nella stessa emittente, domani magari lo faranno sulla scena politica.