Mondo – 5 fatti rilevanti del 2023, cosa ricorderemo dell’anno che volge al termine
Mondo: da una guerra che prosegue a un’altra che si riaccende, dalla grande sfida sul clima ad una scomparsa illustre. Di seguito cinque fatti accaduti nel 2023 che non dimenticheremo👇
#1 – COP28 A DUBAI(30 NOVEMBRE-13 DICEMBRE) – LA SFIDA DEL DECENNIO
Possiamo invertire il corso degli eventi prima che sia troppo tardi? La lotta al cambiamento climatico si configura come una delle sfide più importanti che l’umanità si trova ad affrontare nell’attuale secolo. Una presa di coscienza collettiva sulla gravità del tema e sulla necessità di intervenire nel profondo non è più rimandabile se non si vuole consegnare alle future generazioni un pianeta sulla via del disfacimento. Motivo per cui la Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tenutasi a Dubai dal 30 Novembre al 13 Dicembre alla presenza dei principali leader politici di tutto il mondo, ha assunto un peso ancora maggiore, specie in relazione ai contenuti di ordine programmatico che sono emersi dall’incontro, come l’impegno a ridurre gradualmente l’impiego delle fonti fossili(carbone, gas e petrolio) e a triplicare le fonti d’energia rinnovabili entro il 2030.
Impegni disattesi. Allarma e non poco l’ampia discrepanza tra gli obiettivi fissati dalle precedenti convenzioni e lo stato dell’arte a livello globale. Secondo un rapporto dell’OCSE ,pubblicato nel maggio scorso, solamente il 15% degli obiettivi di sviluppo sostenibile è sulla buona strada per essere realizzato nei tempi previsti. Stando alle tendenze attuali raccolte nello studio, le emissioni globali di gas serra dovrebbero aumentare del 9% da qui alla soglia temporale fissata nel 2030, eppure l’impegno era di una loro riduzione del 45% entro la fine del decennio. Le risultanze di questo studio come di altri testimoniano quanta strada ci sia ancora da percorrere e quanto impegno vada ancora profuso affinché accordi, convenzioni e promesse di salvaguardia del pianeta non rimangano lettera morta.
#2 – ATTACCO DI HAMAS A ISRAELE DEL 7 OTTOBRE 2023
Un conflitto decennale, una sanguinosa contrapposizione che affonda le radici nello scenario creatosi al termine della seconda guerra mondiale. Da una parte lo Stato di Israele, formalmente istituito il 14 Maggio del 1948 per effetto della risoluzione 181, dall’altra i palestinesi, costretti da allora ad essere un popolo senza stato né territorio, esposti alle continue vessazioni del vicino più forte e legittimato. In tempi più recenti sembrava che il conflitto si fosse sopito, visto il lungo periodo di astinenza dalle armi. Una stasi quiescente che il 7 ottobre scorso è stata interrotta dagli attacchi orditi da Hamas a danno di obiettivi civili e militari, con incursioni via terra che hanno provocato centinaia di morti e la presa in ostaggio di cittadini israeliani. Le iniziative dei miliziani di Hamas hanno scatenato durissime rappresaglie da parte di Israele. Bombardamenti a pioggia hanno infatti colpito la striscia di Gaza quasi senza soluzione di continuità producendo decine di migliaia di morti tra soldati e popolazione comune. Sangue chiama altro sangue, odio chiama odio, in una spirale mortifera che ad oggi appare molto difficile da spezzare e che continua a mietere vittime innocenti.
#3 – L’INCIDENTE(ASSASSINIO) DI EVGENIJ PRIGOZHIN – GUERRA IN UCRAINA
Ascesa e ripido declino dell’ex “chef di Putin”. Nel mese di giugno la figura di Evgenij Prigozhin era assurta a notorietà internazionale per aver osato sfidare apertamente l’autorità di Mosca in merito alle modalità di conduzione della guerra in Ucraina. Le crescenti tensioni tra il capo della milizia Wagner e lo stato maggiore dell’esercito russo sono sfociate in un clamoroso tentativo di sedizione armata da parte dei miliziani fedeli a Prigozhin. Nella giornata del 24 giugno gli uomini della Wagner assumono il controllo di Rostov sul Don, iniziando successivamente l’avanzata verso la capitale russa. Soltanto l’intervento negoziale del presidente bielorusso Lukashenko ha permesso di stoppare sul nascere l’iniziativa dei ribelli, impedendo di fatto lo scoppio di una guerra civile in seno alla Russia.
Caso rientrato ed equilibrio interno salvaguardato, ma per Prigozhin la vicenda non si chiude qui. Una personalità come quella di Vladimir Putin, bersaglio diretto delle accuse pubbliche del leader della milizia Wagner, mai avrebbe tollerato che un simile affronto sostanziatosi in un attacco frontale alla sua autorità potesse restare impunito. Nonostante le parole di riconciliazione e la promessa di trasferire le attività della milizia nella vicina Bielorussia, il destino di Evgenij appare ormai irrimediabilmente segnato. E’ il 23 di agosto quando il velivolo Embraer Legacy 600 con a bordo Prigozhin ed altri esponenti di spicco della milizia si schianta al suolo nella regione russa di Tver’, senza lasciare superstiti. L’indagine avviata dal ministero dei trasporti derubrica l’accaduto come un generico “incidente”le cui cause rimangono imprecisate. In assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità russe, i servizi di intelligence statunitensi e britannici hanno concluso che la causa più probabile del disastro è un’esplosione a bordo, da imputare verosimilmente alla presenza di un ordigno nascosto nel carico.
Immaginare di chi siano le reali responsabilità dietro il presunto incidente non è affatto difficile. Come recita il detto: “La vendetta è un piatto da servire freddo” ma a volte uno se l’aspetta e allora va servito tiepido.
#4 – LA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI
“Silvio Berlusconi ha incarnato al meglio tutto il peggio dell’Italia e degli italiani”– Così ebbe a dire Indro Montanelli, una delle firme più prestigiose nella storia del giornalismo nostrano. Lui che poté assistere da molto vicino alla fenomenologia del berlusconismo, prevedendone e temendone la grande presa che avrebbe avuto sugli elettori. Lasciando manzonianamente ai posteri l’ardua sentenza sulla figura di Berlusconi(Cavaliere del lavoro o delle proprie cause?) ci limitiamo a riportare come l’anno che sta per passare abbia segnato la dipartita di un personaggio tra i più influenti che si siano visti in Italia nell’ultimo quarto di secolo. Imprenditore visionario, come pochi, potentissimo comunicatore, come nessuno. Da uomo politico ha governato il paese per 4 mandati, suscitando polemiche e collezionando scandali in una quantità inaudita, riuscendo però a mantenere centralità nell’agone politico anche quando il consenso elettorale è venuto meno. La sua fine politica si è compiuta ben prima di quella terrena, già nel novembre del 2011, quando fu costretto a rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio al culmine della crisi finanziaria che stava attanagliando l’Italia e il resto dell’Europa e dopo un’annata in cui lo scoppio dello scandalo legato alla prostituzione minorile (caso Ruby) aveva minato la stabilità del suo ultimo governo.
#5 – IL SUMMIT DI LONDRA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – UN FENOMENO GLOBALE
Il 2023 sarà ricordato come l’anno che ha visto esplodere su larga scala il fenomeno dell’intelligenza artificiale (AI nell’acronimo inglese) e delle sue multiformi applicazioni. Se da una parte se ne coglie la portata rivoluzionaria nei settori dell’automazione e dell’industria medica, dall’altra si evidenziano delle preoccupazioni riguardo ai rischi di violazione della privacy e di intrusione nei sistemi di cyber-sicurezza. Altro grande timore derivante dall’utilizzo massiccio di Ai è quello di una probabile contrazione dell’occupazione fisica, con ricadute negative su un mercato del lavoro che presenta già delle problematiche complesse, non solo nel panorama italiano. Il progresso tecnologico non può certo venire bloccato in nome di un conservatorismo oscurantista, ma impone delle sfide etiche volte a bilanciare i vantaggi dell’innovazione con il senso di responsabilità nei confronti dei diritti di tutti. L’impiego dell’intelligenza artificiale ci proietta in una dimensione fatta di cambiamenti profondi nella quale sarà cruciale prendere coscienza della complessità del rapporto uomo-macchina.