Coppa Italia di Serie C – A Rimini un Catania tradito dalla sfortuna, la finale resta alla portata
Primo round di semifinale deciso da una rete di Lamesta al 37′, etnei sfortunati e spreconi. Si deciderà tutto il 28 febbraio al “Massimino”👇
Esito beffardo. Il bello del calcio, oppure il brutto a seconda della prospettiva scelta, è che non sempre il risultato finale rispecchia fedelmente quanto mostrato dal campo. Accade così che il Catania vada a Rimini per giocarsi l’andata delle semifinali di Coppa Italia, riesca a costruire almeno 4-5 occasioni nitide, si mostri per larghi tratti di gara superiore all’avversario, ma alla fine esca sconfitto di misura. Tra i purtroppo tanti risultati negativi raccolti in stagione, quello maturato al “Romeo Neri” appare il più immeritato e al contempo il più rimediabile. Tutto si è rivoltato contro i rossazzurri, vanificandone la pur ottima interpretazione della partita. Non si è riusciti a mettere il match sul binario giusto, un pò per demerito (occasione di Costantino), sopratutto per sfortuna (gridano vendetta i due legni colpiti). Aggiungiamo alle variabili anche una condotta certo non impeccabile da parte dell’arbitro, specie nella circostanza del vantaggio romagnolo non ravvisando un fallo iniziale evidente, ed ecco che si ottiene il mix perfetto per una serata amara, al netto degli ottimi segnali lanciati dalla rinnovata formazione etnea.
Furia Lucarelli. Nel post-gara il tecnico livornese si presenta ai microfoni della stampa schiumante di rabbia. Non lo dice in modo esplicito, non c’è bisogno e sarebbe controproducente, ma è chiaro che le sue recriminazioni vadano all’indirizzo del direttore di gara🗣: “Se dicessi cosa non ha funzionato stasera sarebbe la mia ultima partita sulla panchina di una squadra di calcio”. L’altro riferimento si coglie a proposito dell’espulsione comminata a Roberto Zammarini che ha lasciato il Catania in dieci uomini al 75’🗣: “Nonostante ci fossimo trovati immeritatamente in 10 la squadra ha concluso all’attacco. Quando ti accorgi di certe situazioni è facile perdere la testa, invece i ragazzi sono rimasti lucidi fino alla fine”. Consapevolezza della prestazione, amarezza per un risultato determinatosi per effetto di circostanze non strettamente legate al gioco.
Nulla è perduto. Il primo round della semifinale va ai romagnoli con lo stesso risultato che nell’altra sfida ha visto la Lucchese prevalere sul Padova. Vincono entrambe le formazioni meno quotate alla vigilia, ma non è detto che la situazione non possa essere ribaltata al ritorno. Il 28 febbraio al “Massimino” la carica dei tifosi etnei dovrà spingere il Catania verso la rimonta. Il Rimini, lo dicono gli oltre novanta minuti di ieri sera, è avversario assolutamente alla portata della nuova formazione rossazzurra. Le armi per rompere la barricata romagnola, che prevedibilmente verrà eretta nel secondo round, sono tutte ben sistemate nell’arsenale di Lucarelli. Di cruciale importanza saperle usare con lucidità, senza farsi vincere dall’ansia del cronometro, sperando che stavolta la sorte non si metta di traverso. L’impresa è fattibile.