Serie C – Catania contro Monopoli, un girone più tardi è di nuovo passo falso
Serie C: come alla quarta giornata d’andata, il Catania non riesce ad andare oltre il pari contro i pugliesi. Stavolta con l’aggravante di essere andato in vantaggio di un gol e di un uomo. E’ una stagione di colpevoli rimpianti⬇️
Fischi meritati. Partiamo da qui. Quando al fischio finale del direttore di gara seguono, copiosi e incessanti, i fischi del Massimino, la sensazione dominante è quella di un triste déjà-vu. Il pubblico catanese tradito per l’ennesima volta dalla propria squadra, proprio quando si aspetterebbe un deciso passo in avanti nella direzione della continuità. Perché il Catania edizione 23/24 è così: capace di regalare notevoli picchi prestazionali e di perdersi alla prova di maturità, di uscire immeritatamente sconfitto da Rimini al termine di una buona gara, e di meritarsi invece i fischi per non essere riuscito ad avere ragione di un Monopoli in dieci uomini qualche giorno più tardi.
Cambia la guida tecnica, cambiano gli interpreti in campo e i moduli adottati, ma rimane l’amarezza propria delle occasioni perse, di quelle che non si riescono a cogliere nonostante le circostanze quasi ti spingano a riuscirci. Essere competitivi non vuol dire avere l’obbligo assoluto di vincere, ma l’ambizione e il legittimo dovere di strutturarsi per affrontare qualunque tipo di avversario nelle condizioni migliori. Malgrado le promesse estive parlassero di una “competitività sostenibile”, ovvero di una programmazione volta a raggiungere i risultati in modo virtuoso, la realtà del campo ci ha raccontato di un’annata interlocutoria in cui ad un certo punto del percorso si è compiuta una virata improvvisa per inseguire tutto ciò che non si era fatto prima, preso atto di una serie di errori gestionali e di valutazione che, stratificandosi, continuano ad avere effetti sulla squadra di oggi.
Tanti volti nuovi, una formazione rinnovata quasi per intero, emendata nelle scelte erronee di uomini e idee che avevano costituito il peccato originale di questo primo Catania dell’era Pelligra tra i professionisti, eppure le chances perse inopinatamente continuano a fioccare. Che questo viavai andato in scena nelle ultime settimane possa aver contribuito alla confusione tecnico-tattica di ieri sera? Probabile. Assistiamo d’altronde alle prove di una squadra che non è ancora pienamente diventata tale e che era impossibile lo diventasse di colpo nelle frenetiche giornate del mese di Gennaio. Comunque andrà il cammino in Coppa Italia, lo scenario della stagione di transizione resterà immutato, a dispetto delle promesse iniziali. E intanto piovono i fischi.