Alessandro Magno narrazione di un‘epica – Parte 2
Terminata la prima battaglia che lo vede trionfare Alessandro Magno decide di spostare il suo esercito ancora più nel cuore dell‘ impero persiano. Prima però decide di fondare una città . Ne fonderà diverse nel corso della sua campagna militare ma di quella di occupa personalmente di tutto. La chiamerà Alessandria e resterà per secoli il luogo di cultura e farò delle civiltà . Attraversano poi villaggi e città e ovunque vengono accolti come i liberatori, tanto che si aggiungeranno nuove truppe alla marcia e braccia fresche pronte alla guerra .
Re Dario è ancora in fuga . Nel 331 a.c. Dopo migliaia di chilometri percorsi e a due anni dalla battaglia di Isso , Alessandro Magno e Dario sono nuovamente pronti a darsi battaglia in una cittadina nei pressi dell‘ attuale Irak. Dario aveva provato a fare un‘offerta ad Alessandro cedendo i territori greci in terra d’Asia e dando ad Alessandro la possibilità di sposare una delle sue figlie ma Alessandro rifiuterà . Parmenione suo grande amico e abile generale provò a convincerlo :
È una buona offerta che mette fine alla guerra, io accetterei, disse. Lo farei anche io se fossi Parmenione ! , rispose Alessandro.
Fu così che nonostante le forze in gioco fossero di gran lunga diseguali l‘ esercito persiano si disperde, Alessandro riesce addirittura ad arrivare vicino al carro di re Dario, scaglia una lancia che colpisce il cocchiere, Dario lo scaraventa a terra e fugge, Alessandro prova ad inseguirlo ma viene richiamato indietro , sacche di resistenza minacciano un‘ala del suo schieramento, Dario ancora una volta fugge ma la guerra è vinta.
Dopo la vittoria
Alessandro Magno fa rotta a Babilonia ed entra nel palazzo del re , li si rendono conto che quella civiltà che in Grecia veniva chiamata : dei barbari, aveva immense ricchezze ed enorme cultura . Passeggiando tra le stanze del palazzo esclamerà : allora è così che vive un re .
Alessandro capisce in quel momento che l‘ unico modo per far fare alla civiltà greca un salto in avanti può essere solamente quello di fondere le due culture insieme dando vita ad una sola , ricchissima, avanzata e con un territorio immenso.
Aver preso il palazzo del re significa attingere al suo immenso tesoro, distribuisce enormi ricchezze ai suoi generali ed amici, manda enormi quantità di oro in Grecia , si pensa a tutt‘ oggi che Alessandro sia stato l‘ uomo più ricco della storia fino ad arrivare ai giorni nostri.
Poi decise di non smembrare l‘ impero persiano ma di mantenere il sistema della satrapia attivo per come era cioè di lasciarlo diviso in dipartimenti gestiti da terzi affiancando però ai satrapi persone di sua fiducia e più resterà immerso nel cuore dell‘ impero persiano e più lascerà che gran parte di quella cultura lo permei tanto da ricevere volta volta critiche da parte del suo seguito e dei suoi amici più stretti, fino ad arrivare al fatidico 324 a.c in cui Alessandro sposerà con rito persiano e poi Macedone Rossana , principessa e figlia di un famoso satrapo, non solo, ottanta persone tra le più fidate del suo seguito si sposarono a loro volta con ottanta persiane in una cerimonia che proseguì per cinque giorni, la sua idea di fondare i due mondi aveva messo radici .