Ambiente

E45: la strada presenta nuovi ospiti

Sapevate che la strada europea che percorre tutta la costa della Sicilia orientale, con capolinea a Gela, attraversa quasi tutta l’Europa, partendo da Alta, una delle città norvegesi più “alte” dal punto di vista geografico? Attraversando centinaia di paesaggi e località, la E45, ormai alle ultime battute, giunge nella piana di Catania, dove sullo sfondo del maestoso vulcano Etna, sorgono le dimore di speciali inquilini. 

Percorrendo la strada, un osservatore attento, decisamente non impegnato nella guida, noterà dei particolari accumuli di rami sui tralicci dell’Enel. Ebbene, si tratta dei nidi delle cicogne bianche (Ciconia ciconia): un tempo visitatrici della Sicilia, oggi residenti a tutti gli effetti.

Nonostante la pittoresca vista sul vulcano della E45, il motivo per cui, cinquecento anni dopo la loro partenza, le cicogne bianche hanno deciso, nel 1992, di ritornare a popolare l’isola, è il clima mediterraneo e favorevole in cui sperano di poter passare i mesi caldi: l’inizio della primavera e la fine dell’estate, per poi svenare in Africa. 

Alla prima coppia di cicogne, che negli anni novanta si è ristabilita in Sicilia, è seguita un’ondata di volatili di cui oggi si contano circa ventotto coppie distribuite nell’isola. I numeri sono fissi poiché le cicogne sono animali abitudinari, che tendono a ritornare “dove si è stati bene” e la Sicilia, per le loro famigliole, è un luogo ideale.

Le cicogne nella E45
Fonte – La Repubblica

Nonostante a un certo punto dell’anno migrino via, i nidi, le grandi ceste di rami e ramoscelli sui tralicci, rimangono lì, tristi e vuoti, attendendo il ritorno dei vivaci residenti. Ma perché le cicogne bianche hanno scelto proprio quei tralicci, per costruire le loro dimore? È casualità o una scelta consapevole? La natura, ci riserba sempre infinite sorprese, ma mai nulla è lasciato al caso.

La piana di Catania, dove si snoda la E45 e dove sorgono i tralicci è una zona ampia e aperta, perfetta per le cicogne proprio per queste caratteristiche che agevolano il controllo dello spazio circostante, per prevenire i pericoli e organizzare la raccolta del cibo al meglio, offrendo oltretutto l’acqua del fiume Simeto. Anche l’altezza è fondamentale per garantire l’equilibro tra il caldo del sole e il soffio del vento, importante per la termoregolazione dei piccoli. Tanti tralicci vicini, inoltre, permettono la creazione di piccole colonie che facilitano la socialità tra gli individui.

Prima di trasferirsi in un posto, è il maschio della cicogna che va ad effettuare il sopralluogo e se soddisfatto invita la compagna con cui costruirà non solo il nido ma l’intera famiglia. Ci piace immaginare che più di cinquecento anni fa (sebbene i tralicci dell’Enel non fossero stati ancora piantati nella piana di Catania) una cicogna sia venuta qui, dall’Africa, nella nostra terra e l’abbia scelta come casa, per sé e per le generazioni a venire.  

Vista dell'Etna dalla E45
Fonte – Juza Photo

Fonte immagine in evidenza – Gite in Lombardia

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