Campi Flegrei – Ecco il piano di evacuazione e come sono state le scorse eruzioni
Il 27 Aprile 2024 è stata la seconda notte consecutiva che si avvertono scosse sismiche nel golfo di Pozzuoli, nei Campi Flegrei, dove per alcuni giorni a questa parte è ritornata la paura per una possibile eruzione del vulcano più pericolo d’Italia.
Ci sono 4 stati di allerta:
- VERDE (Quiescenza)
- GIALLO (Attenzione)
- ARANCIONE (Pre-allarme)
- ROSSO (Allarme).
Nel 2012 lo stato è passato da Verde a Giallo a causa della variazione di alcuni parametri nei gas che escono dalla caldera, questo non vuol dire che il vulcano sta per eruttare.
Nessuno sa quando effettivamente erutterà… né dove, possiamo solo basarci sui segni premonitori come sismi e bradisismo, quest’ultimi seguiti con attenzione dall’INGV con una delle reti di strumenti più all’avanguardia in circolazione.
La Caldera
Prima di spiegare il piano di evacuazione bisogna capire la struttura della Caldera.
Anche se non ha un cono visibile… è enorme ricopre circa 450 km2 e un’eventuale eruzione può avvenire OVUNQUE nell’area, ma probabilmente avverrà in uno dei 19 crateri vulcanici già esistenti.
Infatti il piano di evacuazione mette come scenario quello che possa avvenire nel cratere di Solfatara, ma come già detto prima può avvenire OVUNQUE.
L’ultima eruzione
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L’ultima eruzione è avvenuta nel 1538, venendo preceduta da un attività sismica più intensa del solito che partì dal 1470 e che poi man mano è aumentata fino ad arrivare alle 5 – 10 scosse al giorno, che si avvertivano anche fino a Napoli 10 giorni prima dell’eruzione;
Il bradisismo inoltre fu così notevole che si sollevo un tratto del fondale marino tra Averno e il Monte Barbaro 30 ore prima dell’eruzione.
Quest’ultima non avvenne in un cratere già esistente, ma bensì ne creò uno nuovo sul fondale marino, ovvero l’attuale Monte Nuovo che gli abitanti videro sbucare dall’oceano pian piano oltre alla colonna di magma e fumi che arrivò ad essere alta una decina di chilometri.
Fonte: https://digilander.libero.it/icsgramsci/arteascuola/montenuovo/immagine6.jpg
Bisogna sottolineare il come questo tipo di eruzioni non avvengono all’improvviso, c’è sempre qualche segnale premonitore che può dirci quando il vulcano ha più possibilità di eruttare e dove, per esempio in quest’ultima eruzione avvenì nell’area dove il bradisismo fu più notevole e fu conseguita da sismi molto forti e frequenti.
Fonte: https://www.ov.ingv.it/images/vulcani/flegrei/img/flussi-IC.jpg
In passato ce ne sono stata anche di più violente, come quella di 39.000 anni conosciuta come “eruzione dell’ignimbrite campana” considerata la più forte mai avvenuta nel Mediterraneo, di cui le ceneri furono ritrovate pure in Russia.
Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei
Fonte: sito della protezione civile Campania
Lo scenario come già detto prima è che avvenga nel cratere di Solfatara e che sarà una eruzione di piccola – media entità.
La zona è suddivisa in 2:
- Zona Rossa: È la zona più in pericolo, qui è dove c’è più urgenza a spostare altrove i residenti prima dell’eruzione.
Tutta l’area include 500.000 abitanti - Zona Gialla: Questa zona è messa in pericolo dalla ricaduta di ceneri, qui si trovano un paio di aree di incontro e l’area include 800.000 abitanti, la cenere è in grado di far crollare gli edifici per via del suo peso e di causare irritazioni gravi all’apparato respiratorio.
Nel caso il livello di allerta venisse spostato a Pre-allarme (arancione) i residenti potranno allontanarsi autonomamente con un contributo dello stato.
Mentre invece se venisse spostato ad’ Allarme (rosso) si attiverebbe il piano di evacuazione che avrà come obiettivo quello di allontanare la popolazione entro 72 ore, di cui:
- Le prime 12 ore serviranno per consentire agli abitanti di prepararsi e alla protezione civile di preparare le strade per gestire il traffico.
- Le successive 48 per l’effettivo allontanamento presso i vicini comuni.
- Le ultime 12 verranno dedicate all’allontanamento della protezione civile.
Come si sposteranno i residenti e dove dovranno andare?
I residenti dovranno spostarsi con i propri mezzi, chi non ha possibilità di muoversi autonomamente dovrà dirigersi presso un punto di allontanamento assistito o aree di attesa dove si potranno utilizzare i mezzi pubblici (per capire dove bisogna chiedere al proprio comune), quest’ultimi poi saranno diretti in aree di incontro (segnati dai punti verdi sulla mappa):
In un modo o nell’altro i residenti dovranno raggiungere punti di prima accoglienza (situati nelle Province e Regioni gemellate) o se ne hanno la possibilità di andare in una propria residenza al di fuori dell’area.
Come verrà gestito il traffico?
Il traffico verrà regolato da barriere e segni stradali per impedire il più possibile ingorghi e un traffico scorrevole secondo la seguente mappa che verrà applicata durante l’evacuazione:
Entrambe le immagini sono state prese da : http://www.lavoripubblici.regione.campania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2039:rischio-vulcanico-campi-flegrei-percorsi-per-l-allontanamento-assistito-e-per-l-allontanamento-autonomo-della-popolazione-dalla-zona-rossa&catid=102&Itemid=113
NOTA: È importante dire che il piano di evacuazione potrebbe ricevere dei cambiamenti, quindi si consiglia di rimanere aggiornati e consultare il sito della protezione civile.
Dove si potrà consultare la mappa sempre aggiornata di dove si trovano le aree di incontro per chi non ha un mezzo proprio e il documento sempre aggiornato sugli approfondimenti.
Fonte Copertina: https://dimages2.corriereobjects.it/