Calcio. Danimarca, la nazionale maschile rifiuta l’aumento per garantire la parità salariale con quella femminile
I calciatori della Danimarca maschile, attualmente impegnati ad Euro24, hanno deciso di rifiutare l’aumento salariale per garantire una parità salariale di base tra loro e la nazionale femminile. Ad annunciarlo è stato la Fifpro, la federazione internazionale dei calciatori professionisti: “In Danimarca la Nazionale di calcio femminile ha firmato un accordo con la Federazione che le garantirà una compensazione equa con la squadra maschile. In fase di definizione dei dettagli del contratto, che entrerà in vigore al termine degli Europei 2024 e avrà una durata quadriennale, i calciatori della Danimarca hanno accettato una riduzione della propria copertura assicurativa e hanno rifiutato un aumento salariale per poter ridistribuire equamente le risorse anche alla squadra femminile”.
Nel sopracitato comunicato si fa anche riferimento ad una diminuzione della copertura assicurativa, una scelta che ha certamente consentito di aumentare quella della selezione femminile del 50% e quella della nazionale maschile dell’Under 21 maschile del 40%.
L’accordo prevede inoltre che la Federazione Dbu (Dansk Boldspil-Union) realizzi una “Club House”, capace di ospitare tutte le squadre nazionali, comprese le formazioni giovanili. Altro punto dell’intesa è quello relativo alla creazione di un fondo per lo sviluppo, il quale verrà finanziato dalla squadra maschile quando si qualificherà per i Mondiali o per gli Europei.
La parità salariale finalmente raggiunta arriva dopo anni nei quali le calciatrici danesi hanno portato avanti questa battaglia attraverso anche a convinte forme di protesta. Nel 2017 per esempio si rifiutarono di scendere in campo determinando la cancellazione di una partita di qualificazione per la Coppa del Mondo femminile del 2019.