Strategia e leadership: come l’arrivo di Conte ha convinto due pezzi da 90
Il club di De Laurentiis sta per vivere una nuova era. Un rebranding che unisce tradizione e modernità, un cambio drastico in panchina e un mercato finora significativo. Qualche intoppo, però, c’è stato eccome👇
Giovanni Di Lorenzo e Khvicha Kvaratskhelia, due pezzi da 90 che il club azzurro ha seriamente rischiato di perdere. Il guaio sembra essere rientrato, ma cosa ha portato i due calciatori a pensare di lasciare Napoli?
Incomprensioni con la società. Non è un segreto: Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli dal 2004, è ampiamente noto per il suo estro e il suo stile di gestione talvolta controverso. Sotto la sua presidenza, diversi calciatori hanno cambiato squadra a causa di problemi con lui. Tuttavia, nel recente caso di Giovanni Di Lorenzo, la tensione è stata alimentata soprattutto dal suo agente. Nonostante il contratto che avrebbe dovuto legare il capitano al Napoli fino al 2028, Di Lorenzo aveva iniziato a pensare ad un possibile trasferimento già lo scorso gennaio. In quel periodo la situazione del Napoli era tutt’altro che idilliaca, con De Laurentiis che, un mese più tardi, avrebbe deciso di ingaggiare Francesco Calzona come terzo allenatore della stagione, dopo Garcia e Mazzarri, per guidare la squadra fino al termine del campionato.
In una lettera indirizzata ai tifosi sette mesi dopo, Di Lorenzo ammette che la sua riflessione sull’andare via era dovuta all’insoddisfazione e alla frustrazione dei tifosi, che erano ricadute su di lui e sui compagni.
Anche Mamuka Jugeli, agente dell’ala georgiana Khvicha Kvaratskhelia, è stato condizionato dalla pessima stagione del Napoli. Persino il padre di Kvara aveva espresso perplessità riguardo alla permanenza del figlio in terra partenopea. Questi dubbi hanno portato l’entourage del georgiano a tergiversare per mesi, senza mai rispondere chiaramente se il futuro del calciatore sarebbe stato lontano da Napoli. Solo durante Euro24 Jugeli ha rotto il silenzio, esprimendo preoccupazione per il suo assistito, poiché il cambio di tre allenatori in un anno non aveva giovato al suo rendimento e, pertanto, auspicava che Kvaratskhelia non restasse. In risposta a queste dichiarazioni, la società azzurra ha deciso di tutelarsi, affermando che il calciatore non era sul mercato e che non sono gli agenti a decidere il destino dei tesserati del Napoli.
Effetto Antonio Conte. Sembrava che Di Lorenzo e Kvaratskhelia avessero ormai il destino segnato: il primo, secondo alcune voci, era promesso alla Juventus, mentre il secondo al Paris Saint-Germain. Tuttavia, il potere dato dalla presenza di Antonio Conte non si limita solo al suo impatto sul campo. Dopo un colloquio con allenatore e presidente, Di Lorenzo ha deciso di rimanere, sentendo piena fiducia da ambo le parti. Per quanto concerne il numero 77, la situazione è ancora in bilico. Secondo quanto riportato da Il Mattino, la società, su richiesta di Conte, offrirà al georgiano due opzioni: un rinnovo con super ingaggio di 3,5 milioni o la permanenza con l’attuale contratto.
Una cosa è certa: l’ex tecnico di Juve e Inter non vuole rinunciare a lui, considerandone le grandi qualità tecniche. I discorsi sul rinnovo, quindi, sono rimandati alla prossima settimana, quando Kvaratskhelia raggiungerà Castel di Sangro, sede della seconda parte del ritiro estivo degli azzurri.