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Cartier e gli orecchini da 13 dollari

Ricordo bene una volta in cui andai a fare la spesa.

Avevo deciso di comprare un noto prodotto della Ferrero, prezzato ad un costo assai vantaggioso. 

Una volta arrivata alla cassa, però, scansionandolo, passò con un altro.

Segnalai la cosa, di modo che altri non facessero il mio stesso errore (e non ricevessero la stessa delusione). 

La cassiera, profondendosi in scuse, procedette ugualmente con l’acquisto.

Vi starete chiedendo: e quindi? 

La morale della favola sta nel fatto, non esattamente arbitrario e giuridicamente riconosciuto, che un prodotto, se esposto con un prezzo, anche se sbagliato, debba essere venduto comunque.

Alla fine, la cassiera non perse che una manciata di spiccioli, ma pensate se una cosa del genere fosse accaduta con un articolo di valore.

In effetti, è successo.

Un errore da migliaia di dollari

Rogelio Villarreal Jasso è una perfetta rappresentazione del carpe diem. 

Lo scorso dicembre, in un giorno come tanti, scorrendo distrattamente Instagram, Jasso nota un’offerta che sembra troppo bella per essere vera: degli orecchini d’oro firmati Cartier erano stati messi in vendita a soli 232 pesos, l’equivalente di circa 13 dollari. Un affare da capogiro, soprattutto considerando che il prezzo reale di quel modello si aggira, tutt’ora, intorno ai 13.675 dollari. 

Senza esitare, Jasso ne acquista non uno, ma ben due paia, certo di aver trovato il colpo fortunato della sua vita.

Tuttavia, la favola sembra destinata a infrangersi. Giorni dopo, infatti, Cartier lo contatta, rivelando che quell’offerta fosse frutto di un errore tecnico. L’ordine, dicono, sarebbe stato cancellato. Come segno di cortesia, la maison gli offre comunque una bottiglia di champagne e un portacarte, sperando che il malinteso venisse dimenticato. 

Ma Jasso non è tipo da accontentarsi di bollicine e gadget. 

Con astuzia, passando al setaccio i termini e le condizioni sul sito messicano di Cartier, scopre una clausola interessante: in caso di problemi con gli ordini online, i clienti sono invitati a rivolgersi all’Ufficio del procuratore federale per i consumatori.

Armato di questa informazione, Jasso presenta un reclamo formale, citando una legge che permette di trascinare in tribunale i fornitori che non rispettano i termini di un acquisto. 

Questo ha messo in moto l’Agenzia per la tutela dei consumatori, che ha subito contattato Cartier per mediare un accordo. 

È così che, non molto tempo dopo, Jasso riceve il suo ordine.

Su X, Jasso ha postato le prove tangibili del suo trionfo: una scatola Cartier contenente due pacchetti regalo, avvolti con cura e sigillati con la ceralacca iconica della casa francese. 

Gli orecchini, a tutti gli effetti, sono ora suoi. 

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