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Alchimia biancoceleste: Baroni al lavoro per trovare la “formula magica”

I primi tre banchi di prova possono considerarsi superati per il tecnico ex Verona che, partendo
da una rosa completamente nuova, è riuscito a costruire una Lazio compatta e competitiva. Un
mercato mirato, un gioco ben definito e una forte coesione di gruppo sono gli ingredienti del
nuovo corso laziale👇

📸Marco Baroni, 60 anni, tecnico della Lazio dal 2024 – www.voceliberaweb.it

Ripartire da zero non è mai facile, specialmente se si considera la rosa decimata della Lazio al momento dell’arrivo di Marco Baroni sulla panchina biancoceleste. La sua prima esperienza alla guida di una squadra di vertice rappresenta una grande responsabilità, che richiede sacrificio. L’approdo a Roma dell’ex tecnico del Verona non è stato privo di difficoltà. Il mercato in entrata procedeva a rilento, e giocatori di spicco come Luis Alberto e Felipe Anderson avevano già lasciato la squadra. Poco dopo, la Lazio avrebbe perso anche il suo capitano, Ciro Immobile, trasferitosi in Turchia. Baroni, comunque, non si è scoraggiato, e si è presentato davanti ai giornalisti in conferenza stampa al day one con un timido sorriso e voce ferma, dichiarando di essere un appassionato di sfide. Tutto ciò che chiedeva ai suoi giocatori era lo stesso impegno; nessuna pretesa sul mercato, poiché il suo sguardo era rivolto a ciò che aveva, non a ciò che mancava.

Tra scetticismo e critiche, il nuovo corso della Lazio prosegue a rilento, con risultati(1 vittoria, 1 sconfitta, 1 pareggio) che indicano come la squadra sia ancora in fase di assestamento. Al momento, sembra difficile immaginare i biancocelesti in corsa per la Champions League, ma attualmente è presto per tirare le somme.

Nonostante il cambio in panchina e un mercato di discreto livello, la gestione del club sotto la direzione di Claudio Lotito continua ad essere al centro di un acceso dibattito. A vent’anni dall’inizio della sua presidenza, il patron biancoceleste è più che mai oggetto di critiche da parte dei tifosi, che esprimono il loro malcontento attraverso striscioni e cortei, dichiarandosi stufi di una gestione ritenuta mediocre e priva di ambizioni. Lotito, da sempre personaggio controverso, si è fatto notare anche per i suoi botta e risposta poco etici con i tifosi. Emblematico il caso Greenwood, quando l’attaccante inglese era stato accostato alla Lazio in questa sessione di mercato, e il presidente rispose che, se i tifosi avessero voluto un grande acquisto, avrebbero dovuto sborsare i loro soldi al posto suo.

Greenwood? Se i tifosi lo vogliono, mettano i soldi”

È difficile stabilire, al momento, dove potrà arrivare questa Lazio, ma Baroni ha già
individuato i giocatori su cui fare affidamento per puntare in alto e competere per una buona
posizione in classifica. Tra questi spicca Tijjani Noslin, allenato lo scorso anno dallo stesso
tecnico nella sua esperienza gialloblù durata una stagione, e Fisayo Dele-Bashiru, centrocampista
classe 2001, che ha già messo in mostra le sue qualità, dimostrando di poter dire la sua in un
campionato impegnativo come la Serie A.

Un altro perno importante dello scacchiere
biancoceleste quest’anno sarà Mattia Zaccagni
, che ha raccolto l’eredità di Ciro Immobile ed è
stato designato dallo stesso Baroni come nuovo capitano.

“Zaccagni capitano? È stata una mia scelta perché è un ragazzo che si è legato fortemente alla
società, è in Nazionale ed è un riferimento. Proprio per questa rappresentanza esterna credo che
sia il giocatore ideale. Avrà, dall’interno, il sostegno dei tanti capitani che ho in rosa.”

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