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Rhino Rescue Project

Come proteggere i rinoceronti dal bracconaggio

I rinoceronti sono tra i mammiferi più grandi esistenti al mondo. Con il loro corpo massiccio e la pelle spessa, sono immediatamente riconoscibili. 

Ma è il loro corno a costituire la loro caratteristica distintiva. Una peculiarità che ha, purtroppo, segnato il loro destino. 

Composto da cheratina, sostanza presente nelle unghie e nei capelli umani, il corno del rinoceronte ha assunto nel tempo un valore economico e culturale sproporzionato, soprattutto nei mercati asiatici, dove viene erroneamente considerato un rimedio medicinale e simbolo di prestigio. 

Questa crescente domanda ha alimentato un commercio illegale che minaccia seriamente la loro sopravvivenza.

Per affrontare questa crisi, il Rhino Rescue Project ha trovato una soluzione rivoluzionaria e controversa al contempo.

Sicuro per i rinoceronti, letale per il commercio illegale

“Svalutazione” del corno dei rinoceronti

Per salvarli dall’estinzione, ai rinoceronti vengono iniettate sostanze radioattive. 

Il processo è più semplice e sicuro di quello che possa sembrare. 

Ad essere utilizzata è una miscela di coloranti indelebili e sostanze chimiche innocue, gli isotopi radioattivi, che non danneggiano la salute dell’animale, ma rendono semplicemente il suo corno inutilizzabile.

Tali sostanze, però, non servono solo a rendere i corni meno appetibili, ma permettono anche una loro tracciabilità.

Grazie ai microelementi chimici presenti nel composto, infatti, i corni possono essere facilmente identificati e monitorati.

La semplice notizia che un corno possa essere radioattivo ha, inoltre, un forte impatto deterrente, poiché manipolare materiale radioattivo è risaputo comporti rischi legali e sanitari considerevoli.

L’efficacia di questa tecnica non si limita alla protezione immediata dei rinoceronti. 

Coinvolgendo le comunità locali e sensibilizzando il pubblico, il progetto punta, infatti, a creare una rete di difesa sostenibile. 

Le autorità, dal canto loro, si stanno impegnando nell’investire in sorveglianza e monitoraggio.

Criticità

Nonostante questa strategia prometta una possibile svolta, la pratica ha suscitato diversi dubbi.

Alcuni critici sostengono che, piuttosto che risolvere il problema del bracconaggio, tale espediente lo sposti semplicemente altrove.

Nonostante le rassicurazioni, in più, diffuse sono le preoccupazioni circa l’effettiva sicurezza ambientale dell’operazione. Il timore di molti è che ciò possa comportare difficoltà nell’interazione con gli esseri umani.

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