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Finale di Champions 2027, Milano “punita” dalla Uefa

Il capoluogo lombardo non ospiterà l’atto conclusivo della più importante manifestazione per squadre di club. A deciderlo è stata la Uefa, e c’entrano Inter e Milan👇

Finale
📸ilfattoquotidiano.it – Lo stadio “Giuseppe Meazza” in San Siro è stato inaugurato il 19 Settembre 1926 – www.voceliberaweb.it

Che la candidatura italiana fosse a forte rischio, nonostante i discorsi avanzati, lo si sapeva da tempo, ma l’ufficialità dell’esclusione è arrivata lo scorso martedì: il “Meazza” non ospiterà la finale di Champions League del 2027. Il dietrofront da parte della Uefa è stato deciso nel corso del Comitato esecutivo riunitosi a Praga. Il motivo dello stop alla procedura? Le mancate garanzie prodotte dal Comune di Milano alla FIGC (che a sua volta avrebbe dovuto riferire all’organo calcistico europeo) circa la non effettuazione di lavori riguardanti lo stadio nel periodo in cui si svolgerà la finale. Un grosso smacco per la Federazione, che ora starebbe cercando di ripiegare frettolosamente su Roma ma che al momento rimedia solo un’altra brutta figura a livello internazionale.

Poiché il Comune di Milano non può garantire che lo stadio di San Siro e i suoi dintorni non saranno interessati dai lavori di ristrutturazione nel periodo della finale della Champions League del 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire la procedura di gara per designare una sede idonea, con una decisione prevista per maggio/giugno 2025″ (Nota ufficiale Uefa)

Questione stadio: Inter e Milan a confronto. Il nodo centrale, da cui è partito l’iter che ha portato alla mancata assegnazione all’Italia di un evento così rilevante, rimane il futuro dell’impianto di San Siro, sul quale continuano ad aleggiare dei dubbi. Ormai da tempo i due club milanesi hanno manifestato il bisogno di trovare una nuova soluzione al problema della “vecchiaia” della loro casa, mostrandosi concordi su un tema sostanziale: a seguito di approfonditi studi di fattibilità si è appurato che una ristrutturazione della “Scala del calcio” non sarebbe praticabile, quantomeno non a costi sostenibili. Ecco allora che è tornata in auge l’ipotesi di costruire un altro stadio accanto al Meazza, che verrebbe così ridimensionato nella sua capienza, riducendo gli attuali 75.817 posti a sedere. Lo scenario alternativo vedrebbe il Milan trasferirsi nel quartiere San Donato per costruirvi il proprio impianto, con l’Inter che a quel punto rimarrebbe in loco.

Malgrado le dichiarazioni di intenti, nessuna delle due soluzioni però ha ancora preso piede attraverso un’effettiva progettualità. L’unica data certa è quella del 6 Febbraio 2026, giorno in cui San Siro ospiterà la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Da lì in poi il futuro dello stadio milanese è avvolto nell’incertezza. In attesa di capire quali saranno gli sviluppi circa il destino del Meazza, il nostro paese perde l’occasione di fare da sfondo ad un evento di portata planetaria.

Copertina📸: Corriere

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