Speciale Corea del Sud

“Il funerale coreano”. Quanto è diverso da quello italiano?

Il funerale rappresenta un momento cruciale nella cultura di ogni paese, poiché riflette la visione della morte e della vita dell’individuo, oltre alle credenze religiose e sociali della comunità. In Corea del Sud e in Italia, pur trattandosi di due culture geograficamente e storicamente molto distanti, questo rito è profondamente sentito, ma presenta differenze significative che rispecchiano le diverse tradizioni e visioni del mondo.

Il funerale in Corea del Sud è una cerimonia fortemente influenzata dal confucianesimo, dal buddismo e, in misura minore, dal cristianesimo. La tradizione funebre coreana si concentra molto sulla pietà filiale, il rispetto per gli antenati e la continuità familiare.

In Corea del Sud, i funerali tradizionali possono durare tre giorni. Il corpo del defunto viene conservato in una bara nella casa o, più comunemente oggi, in una camera mortuaria presso l’ospedale. La famiglia si riunisce per rendere omaggio al defunto, spesso vestendo abiti bianchi, il colore del lutto nella cultura coreana, anche se negli ultimi tempi si usa sempre più spesso il nero, a causa dell’influenza occidentale. Durante questi giorni, vengono fatte offerte di cibo e bevande al defunto e si recitano preghiere.

Uno degli aspetti centrali del rito è la preparazione della bara, che viene adornata e benedetta. Il corpo viene poi trasportato al luogo di sepoltura o cremato. Tradizionalmente, le sepolture si svolgevano sulle montagne, luoghi considerati sacri in Corea. Oggi, però, la cremazione è sempre più diffusa a causa della mancanza di spazio per le sepolture, e le ceneri vengono spesso conservate in columbari o interrate in luoghi sacri.

Dopo la sepoltura o la cremazione, si celebra il “jesa”, una cerimonia in onore degli antenati che può essere ripetuta annualmente in occasione di anniversari o festività. Durante il jesa, i familiari offrono cibo e bevande al defunto e si inchinano in segno di rispetto.

I funerali in Corea del Sud sono momenti in cui la comunità si stringe attorno alla famiglia del defunto. Amici, parenti e conoscenti fanno visita alla camera mortuaria per offrire condoglianze e portare doni, generalmente in denaro, per aiutare la famiglia a sostenere le spese funerarie.

In Italia, come in molti paesi con una profonda tradizione cristiana, il rito funebre assume caratteristiche molto diverse. Andiamo ad analizzare le differenze principali.

La prima differenza è sicuramente la durata della cerimonia. In Corea del Sud, il funerale dura tradizionalmente tre giorni, mentre in Italia si tende a svolgere tutto in un solo giorno o in poche ore.

Il Lutto e i colori originariamente erano diversi, infatti i n Corea del Sud, il bianco era tradizionalmente il colore del lutto. Negli ultimi anni si usa sempre più il nero. In Italia, invece, il nero è il colore del lutto per eccellenza e viene indossato dai familiari per periodi che possono durare mesi o persino anni.

Certamente la cultura della morte e la commemorazione hanno connotazioni differenti. In Corea del Sud, la cultura confuciana impone un forte rispetto per gli antenati, e la celebrazione del “jesa” mantiene vivo il legame con i defunti anche dopo la loro morte.

In Italia, la commemorazione è più legata alla religione cattolica, con messe di suffragio e preghiere rivolte a Dio per l’anima del defunto, più che una connessione diretta con il defunto stesso.

Un ultimo e importantissimo aspetto riguarda la sepoltura. Anche se la cremazione è in crescita in entrambi i paesi, in Corea del Sud è diventata la norma soprattutto per la mancanza di spazio, mentre in Italia, nonostante l’aumento delle cremazioni, la sepoltura in cimitero rimane ancora molto diffusa, soprattutto nelle regioni del sud in cui c’è una tradizione e cultura legata alla sepoltura e alla conservazione delle reliquie.

Sia in Corea del Sud che in Italia, il funerale rappresenta un momento di grande importanza sociale e culturale. Tuttavia, i riti e le pratiche sono influenzati dalle rispettive tradizioni religiose e culturali.

La Corea del Sud, con le sue radici confuciane e buddiste, pone grande enfasi sul rispetto per gli antenati e sulle cerimonie di commemorazione continue, mentre l’Italia, con la sua forte tradizione cattolica, vede il funerale come un momento per pregare per l’anima del defunto e prepararla per la vita eterna.

Queste differenze mostrano quanto il concetto di morte e il modo in cui viene trattata possano variare da una cultura all’altra, pur mantenendo un valore universale di rispetto e ricordo.

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