Simone Muratore: Dalla Champions alla malattia
Il 19 dicembre la Juventus ha annunciato l’ingaggio dell’ex calciatore Simone Muratore, ritiratosi a soli 26 anni a causa di un grave tumore al cervello, il quale ricoprirà il ruolo di collaboratore tecnico del settore giovanile. Ripercorriamo la carriera del 26enne originario di Cuneo.
Il periodo alla Juventus
Simone Muratore, nato a Cuneo il 30 maggio 1998, inizia la sua carriera calcistica nel 2006 nelle giovanili del Saluzzo. Nel 2011 viene acquistato dalla Juventus e nel 2014 debutta in Primavera.
L’anno successivo, subisce un grave infortunio, ossia la rottura del legamento crociato, che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco per quasi 7 mesi. Ma in seguito, subisce un ulteriore infortunio allo stesso ginocchio ed è costretto a fermarsi di nuovo.
Rimane nella Primavera bianconera fino al 2018, per poi passare alla Juventus Next Gen in Serie C. Disputa un totale di 54 partite, 49 in campionato e 5 in Coppa Italia Serie C, andando a segno 3 volte e fornendo 4 assist. Da menzionare, certamente, la vittoria della Coppa Italia Serie C nella stagione 2019-2020.
Nella stessa annata, inoltre, viene talvolta convocato anche in prima squadra da mister Maurizio Sarri, il quale lo fa debuttare in Champions League l’11 settembre 2019, in occasione del match contro il Bayer Leverkusen, e in Serie A il 26 giugno 2020, durante la sfida casalinga contro il Lecce. Muratore, a fine campionato, verrà proclamato campione d’Italia insieme ai compagni della prima squadra.
Dall’Atalanta alla malattia
Il 1° settembre 2020 passa all’Atalanta, a titolo definitivo, per 7 milioni di euro. Viene girato in prestito in Serie B alla Reggiana, con la quale scenderà in campo 25 volte, siglando 2 marcature.
A fine stagione, viene ceduto temporaneamente al Tondela, squadra portoghese, ma disputerà soltanto 2 partite. Il centrocampista rimarrà all’Atalanta fino al termine della stagione 2022-2023, per poi rimanere senza contratto.
Ma questo finale di carriera è dovuto ad un’amara scoperta datata fine 2021: durante dei controlli, i medici gli diagnosticano un tumore al cervello benigno ed è, dunque, costretto ad operarsi chirurgicamente per rimuoverlo.
Qualche giorno fa lo stesso Muratore, sul suo profilo Instagram, ha pubblicato un post molto toccante nel quale racconta tutta la sofferenza provata nel corso di questi anni:
“Ho dovuto rimparare a parlare bene, camminare, a correre, scrivere, leggere, contare, era come se fossi tornato un bambino e ho dovuto ricominciare tutto da capo, dal giorno 0”.
A causa della malattia, Muratore ha annunciato l’addio al calcio giocato il 14 dicembre scorso. Ma a pochi giorni dal suo ritiro, precisamente il 19 dicembre, ecco che la Juve ha ufficializzato il suo ingaggio come collaboratore tecnico del settore giovanile. Un gran gesto della società bianconera che permetterà al 26enne di continuare a lavorare nel mondo del calcio.
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Una storia che tocca un po tutti dato che non si parla di un ritiro per i troppi infortuni ma per una tragica disavventura della vita. Fortunatamente dovrebbe essere guarito e potrà continuare a rivestire una maglia da calcio ma sottoforma di collaboratore tecnico.