GeneraleNotizieSport

Il calcio a Messina non trova pace: futuro del club di nuovo a rischio

Salta il pagamento a Sciotto per l’80% delle quote societarie e, dopo il mancato versamento dei contributi, lo spettro della penalizzazione si fa sempre più concreto. Intanto, la curva si stringe attorno alla squadra👇

📸ilsycomoro – Pietro Sciotto ha rilevato il titolo sportivo del Messina il 25 Luglio del 2017 – voceliberaweb

Messina, abbiamo un problema. Sono giornate difficili sulla sponda giallorossa dello Stretto. Un campionato che fin qui è stato avaro di soddisfazioni (nulla di nuovo), ma è fuori dal terreno di gioco che le preoccupazioni più importanti stanno prendendo forma, e anche questo non si può certo dire rappresenti una novità per i sostenitori della Biancoscudata. Ancora una volta, il destino del club appare appeso ad un filo, in bilico tra una salvezza da rimediare in extremis e lo spettro di un’altra dissoluzione societaria che si è fatto più concreto nelle ultime, frenetiche ore.

Ma come si è arrivati a questa situazione? Per capirlo bisogna riavvolgere il nastro di qualche settimana. Ad inizio anno il passaggio di consegne tra il presidente Sciotto e l’AAD Invest Group era cosa fatta, con tanto di firme sui documenti notarili e annuncio. La fiduciaria con sede a Lussemburgo (facente capo all’imprenditore Doudou Cissé) , dopo una trattativa durata pochi mesi, si presentava a Messina come un gruppo finanziariamente solido, in grado di sobbarcarsi i costi di un club di Lega Pro e assicurare alla città l’avvio di un nuovo capitolo, dopo i sette travagliati anni di presidenza dello stesso Sciotto. Sembrava ,insomma, che un orizzonte più sereno potesse finalmente profilarsi agli occhi dei tifosi messinesi.

Fiducia, sorrisi, finanche foto opportunity per il neo patron Cissé che, nel giorno della sua presentazione ufficiale sotto le bandiere di Palazzo Zanca, aveva promesso un “Progetto di sviluppo a lungo termine, a cominciare dalla salvezza nella stagione in corso”. Questo l’impegno, economico e morale, preso solennemente davanti alla stampa e, di riflesso, alla piazza, desiderosa di sapere quale direzione programmatica avrebbe intrapreso il nuovo Messina.

Belle parole, e poi? Poi ci sarebbero voluti i fatti. Come da accordi presi tra dicembre e gennaio, la nuova proprietà lussemburghese avrebbe dovuto versare all’ormai ex presidente Sciotto delle cifre atte a rilevarne le quote di maggioranza, e secondo determinate scadenze, oltre a dover onorare il pagamento dei contributi previdenziali relativi agli stipendi dell’ultimo trimestre, per non incorrere in sanzioni di carattere sportivo che avrebbero gravato non poco su una classifica già deficitaria. Accordi che però non sono mai stati rispettati da parte di AAD, esponendo adesso il club al rischio di una forte penalizzazione e facendo di colpo svanire quello scenario che tutti si erano prefigurati.

Ecco che caos e incertezza sono tornate così a farla da padrone, come se non bastassero le difficoltà riscontrate sul campo (il Messina è diciottesimo nel girone C). In questo clima di tensione, in cui anche l’esistenza stessa del calcio peloritano è tornata ad essere in discussione, l’unica presa di posizione netta è arrivata dal tifo organizzato della Curva Sud attraverso un comunicato, in attesa di capire l’entità della penalizzazione e sopratutto di scoprire quale sarà la prossima mossa di Sciotto, per il quale rimangono aperte due strade: fare causa a Cissé, oppure annullare l’atto di vendita e rimettersi clamorosamente alla guida del club.

In un momento così difficile, restiamo accanto alla squadra. Dalla società aspettiamo i fatti, perché noi meritiamo rispetto. Messina merita rispetto”. (Curva Sud – Franco Scoglio)

📸messinacalcio – Doudou Cissé, 45 anni, Ceo e Founder dell’Aad Invest Group

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *