L’ex membro degli NCT Tae-il incriminato per aggressione sessuale: la ricostruzione dei fatti
Mesi fa l’accusa, poi il comunicato della SM Entertainment che rendeva noto il suo addio dagli NCT: ecco cosa è davvero successo quella notte a Seul 👇

Era il 15 ottobre 2024 quando la carriera di Moon Tae-il, ormai ex membro degli NCT, fu stroncata da un solo comunicato: la SM Entertainment annunciò la sua uscita dal gruppo a seguito di accuse di violenza sessuale. Stando a quanto emerso dalle indagini, Tae-il e due conoscenti avrebbero aggredito sessualmente una donna in stato di ebbrezza nel giugno 2024.
Il 28 febbraio 2025, la Procura Distrettuale di Seoul ha formalmente incriminato Tae-il per “quasi-rape sex crime” (trad. lett. “quasi stupro speciale“). In Corea del Sud, quest’accusa si applica quando due o più persone agiscono insieme per aggredire sessualmente una vittima incapace di difendersi.
Le accuse e le indagini
La denuncia è stata presentata alla polizia di Bangbae subito dopo l’accaduto, portando alla richiesta di un mandato d’arresto per i tre sospettati. Tuttavia, la corte ha respinto la richiesta, sostenendo che non fosse necessario arrestarli, poiché i complici avevano già confessato il crimine nello stesso mese della denuncia.
Tae-il, però, subito dopo l’accaduto non ha mai risposto alla convocazione della polizia, giustificando la sua assenza con problemi di salute, supportati da un certificato medico e una dichiarazione legale. L’ex membro degli NCT sarebbe stato ascoltato dagli inquirenti solo ad agosto, portando poi l’agenzia a prendere la decisione drastica di rescindere il contratto.
Conseguenze e impatto sull’industria K-pop
Il caso ha riacceso il dibattito sulla cultura del K-pop e sul rapporto spesso idealizzato tra idol e fan. Molti esperti sottolineano come l’industria debba affrontare le proprie problematiche interne, sia in termini di gestione delle celebrità, sia nella tutela delle vittime.
Le reazioni del pubblico sono state contrastanti: mentre alcuni fan hanno espresso rabbia e delusione, altri continuano a chiedere chiarimenti sul caso. Nel frattempo, la giustizia coreana proseguirà il processo per determinare l’effettiva responsabilità di Moon Tae-il e dei suoi complici.