Vincenzo Italiano e il Bologna: due favole che continuano

I rossoblù continuano a stupire, Italiano è in cerca della consacrazione dopo Firenze. Come queste due storie potrebbero raggiungere il lieto fine👇

Dopo la straordinaria stagione dello scorso anno, culminata con la clamorosa qualificazione in Champions, ripetersi sembrava davvero un’impresa per gli emiliani. Gli adii in estate di Thiago Motta, Zirkzee e Calafiori parevano dimostrare una presa di coscienza da parte della società di aver fatto il massimo possibile e di dover ripartire da altre basi.

 I primi mesi dell’annata 24/25 sembravano proprio dare ragione ai detrattori della favola rossoblù:

l’impatto con la Champions è stato veramente negativo e solo nel finale sono arrivati i primi punti nel girone.

Dallinga, sostituto di Zirkzee, ha avuto grande difficoltà nell’adattamento al campionato italiano;

il mercato sembrava fatto solo di scommesse, come Dominguez e Cambiaghi, e giocatori da rilanciare come Miranda, Casale e Holm;

Manca però un nome all’appello di quelle che sembravano essere le delusioni stagionali.

Italiano, niente in meno di Motta. Via Thiago Motta, direzione Juventus, dentro Vincenzo Italiano, reduce dall’esperienza alla Fiorentina.

Qual è stata la carriera di questo tecnico negli anni e perché si è sempre parlato di un predestinato? Seguono alcuni dati relativi alla sua carriera:

nel 2018 porta l’Arzignano in Serie C;
nel 2019, primo anno da capo allenatore, riporta il Trapani in Serie B;

• nel 2020 porta lo Spezia in Serie A per la prima volta nella sua storia;
• diventa il primo allenatore a trionfare in tutti i play-off delle tre categorie nazionali e lo fa in tre stagioni di fila;

riporta la Fiorentina in Europa dopo 5 anni di assenza

porta tre volte consecutive la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia e due volte consecutive in finale di Conference League;
è stato il primo siciliano, sebbene nato in Germania, ad aver vinto una gara di Champions League quest’anno con il Bologna.

Analizzando la stagione odierna si rimane stupiti dal suo lavoro, soprattutto se paragonato al “miracolo” di Thiago Motta:  il Bologna ha solo due punti in meno della scorsa stagione alla 33esima giornata e può ancora battere il record dello scorso anno (68 punti in 38 giornate).

La maledizione delle finali e il legame con Bologna👇

I destini di Bologna e Italiano sembrano incrociarsi proprio nella finale di Coppa Italia che si giocherà il 14 maggio allo Stadio Olimpico di Roma. L’ultima finale della competizione giocata dal Bologna è stata ben 51 anni fa e si tratta della vittoria contro il Palermo ai calci di rigore nel 1974, Italiano è invece uno specialista, avendo raggiunto 3 finali negli ultimi due anni. Il tecnico si è però sempre arreso a un passo dalla gloria, perdendo con l’Inter in Coppa Italia e con West Ham e Olympiakos in Conference.

Che sia questa la finale giusta per un uomo e una città che meriterebbero finalmente di celebrare un trofeo  e di farlo insieme?