I funerali di Papa Francesco
Oggi, sabato 26 aprile, si sono svolti in Piazza San Pietro i funerali di Papa Francesco. La solenne cerimonia ha visto la partecipazione di più di 250 mila persone, tra le quali anche 249 delegazioni presenti, con 50 capi di Stato e altri 10 sovrani regnanti. A celebrare la messa è stato il decano del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re. Al termine della funzione la salma del Pontefice è stata trasportata in corteo verso la Basilica di Santa Maria Maggiore dove, come da precisa volontà di Francesco, è stata tumulata la bara.
Per l’ultimo saluto al Pontefice il feretro è stato portato in spalla dai sediari fuori dalla Basilica di San Pietro, successivamente posizionato al centro del sagrato della Basilica di San Pietro accanto al cero pasquale, sulla stessa bara è stato infine posizionato il Vangelo aperto. La funzione, presieduta dal Cardinale Re, ha visto la concelebrazione di 220 cardinali. Alle ore 13 è avvenuto invece il rito della tumulazione, svolta secondo le prescrizioni dell‘Ordo Exsequiarum Romani Portificis.

L’omelia del Cardinale Giovanni Battista Re
Il Cardinale, decano del Collegio Cardinalizio, durante l’omelia ha messo in luce ed enfatizzato alcuni dei temi centrali del pontificato di Papa Francesco. Dall’accoglienza, alla giustizia, dall’ambiente alla pace soprattutto. In collegamento a quest’ultimo punto Re si è rivolto poi alla schiera di leader mondiali presenti, esortandoli ad operare anche mediante politiche di cooperazione, recuperando il proposito di Bergoglio di “costruire ponti e non muri”. Grande attenzione è stata riservata poi all’inclusione e alla lotta alle disuguaglianze sociali, ricordando le numerosi visite di Papa Francesco nei centri di accoglienza per migranti e alcune pagine delle sue encicliche.
Il confronto Trump-Zelensky

Durante le esequie del Pontefice è avvenuto un confronto che passerà alla storia. L’incontro ha visto protagonisti Donald Trump e il Presidente ucraino Zelensky. Gli stessi durante la cerimonia avevano ricevuto dei posti in prima fila, decisione inusuale rispetto ai protocolli tradizionali del Vaticano che avrebbero visto invece una diversa disposizione. Il confronto, avvenuto poi in disparte è durato circa 15 minuti ed è stato definito da entrambe le parti “assai produttivo”, arrivando a trovare una rinnovata intesa per un successivo incontro futuro.