Sport

La pallavolo e i suoi segreti

Le origini

La pallavolo nasce nel 1895 negli Stat Uniti, da un insegnante di educazione fisica ispiratosi al gioco “pallapugno” nato in Germania. Successivamente si espanse arrivando anche in Asia.

Arrivando nel 1964 ad essere uno sport olimpionico.

Come si gioca?

Il gioco in sé è molto semplice, lo scopo è realizzare punti facendo in modo che la palla tocchi terra nel campo avversario. Regole precise stabiliscono anche in che modo i giocatori possono toccare la palla. Essa non può essere trattenuta, lanciata e bloccata. In sostanza è concesso toccare la palla solo tramite tocchi precisi e veloci.

Esistono diversi ruoli nella pallavolo, uno di questi è il libero che ha il compito di salvare in casi estremi la palla e che potrà rimpiazzare temporaneamente un difensore senza limiti di sostituzioni.

Altri ruoli sono ad esempio:

-Alzatore o palleggiatore che sarebbe il leader della squadra

-Centrale il cui ruolo consiste nell’attaccare dalla posizione centrale

E molti altri ruoli che messi insieme formano un meccanismo di difesa e attacco difficile da battere.

I Match

La partita si compone di 5 set. I primi 4 da 25 punti l’uno, l’ultimo, chiamato “tie break” da 15.

Una partita si divide in set: una squadra vince se raggiunge il venticinquesimo punto. Se però entrambe le squadre arrivano al 24-esimo punto, il set dovrà finire al 26-esimo.

Un mondo di cui sappiamo ben poco

Il mondo della pallavolo è ricco di segreti, mosse, tattiche e trucchi che però solo i veri fanatici e appassionati di questo sport conoscono. Altrettanto sono pochi coloro che riescono a metterli in pratica.

E’ incredibile come per mesi i giocatori si allenino senza sosta per arrivare alla fine della stagione per scontrarsi l’uno contro l’altro in una gara di resistenza, dove il pallavolista tira fuori tutto il suo impegno e la sua forza di volontà, anche nei momenti di svantaggio e da dove riesce ad uscire grazie al sostegno dei suoi compagni.

La pallavolo è uno sport che tempera il carattere e stimola a migliorarsi

Francesco Lui

Marconi-Mangano

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