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Hamburger e patatine: economici, appetibili e … pericolosi 

Stili di vita frenetici, stress e preoccupazioni conducono spesso a trovare conforto nel cibo e a ripiegare su alimenti poco sani quando si va di corsa. Panini, hamburger, patatine e friggitoria varia, ma anche dolci, snack e bibite gassate sono solo alcuni dei cosiddetti cibi-spazzatura che nuocciono alla salute. In realtà, la lista è molto più lunga e include alimenti insospettabili il cui abuso nella dieta può rivelarsi fatale per la salute. 

La definizione “junk food” è stata utilizzata per la prima volta nel 1951 da Michael Johann Jacobson per indicare quel cibo considerato malsano a causa del suo bassissimo valore nutrizionale ed all’elevato contenuto di grassi o zuccheri.  

Il principale rischio che corre chi segue questo stile alimentare è l’obesità che interessa già, in modo preponderante, le fasce giovanili della popolazione come i bambini. Altrettanto rilevanti sono i problemi di digestione perché i cibi pesanti, complessi e ricchi di grassi, hanno bisogno di più tempo per essere assimilati e determinano una serie di patologie gastroenteriche che già si manifestano in età precoce. Inoltre, il consumo eccessivo di tali prodotti può generare dipendenze e patologie come la bulimia. 

Questi alimenti sono molto più facili da preparare rispetto, ad esempio, ad una pietanza che potrebbe richiedere tante ore di lavorazione come il ragù. D’altra parte, un motivo per cui viene consumato così frequentemente è sia la varietà di prodotti sia, soprattutto, il prezzo solitamente molto economico. Ciò infatti dipende, in particolare, dal fatto che i consumatori maggiori sono gli adolescenti che non dispongono di grandi risorse economiche e possono permettersi di mangiare le cosiddette “schifezze” al posto del cibo genuino non avendo, di solito, conseguenze immediate. 

Negli anni ‘50 nacquero i primi fast food in America e, per gli statunitensi, questo divenne il cibo più amato e usato, addirittura da prendere l’abitudine di recarsi almeno una volta al giorno in queste particolari paninerie. Gli americani, quindi, preferiscono un cibo più veloce, ma meno salutare ad un piatto di pasta che invece, per gli italiani, è uno dei primi preferiti.  

La dieta mediterranea, a differenza del junk food, è più varia: infatti, si mangiano carboidrati, proteine e anche grassi in maniera equilibrata mentre evitando di abusare, soprattutto, con la carne, i lipidi e i glucidi, come succede negli Stati Uniti. 

Occorre allora fare scelte sane quotidiane anche se, a volte, ci sta anche qualche “sgarro”!

Enrica Mannino

Studentessa IVC, Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli

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