Spettacolo

Colpa delle stelle: John Green

Almeno una volta nella vita tutti avrete sentito parlare del libro “colpa delle stelle”, romanzo di John Green pubblicato nel 2012. Il libro già ben noto ha spopolato grazie al film di Josh Boone, dove, come protagonisti, hanno recitato Shailene Woodley e Ansel Elgort.

La protagonista di Colpa delle stelle è Hazel Grace Lancaster, sedicenne a cui è stato diagnosticato un cancro ai polmoni all’età di dodici anni. La sua vita è un continuo entrare ed uscire dall’ospedale. Hazel frequenta un gruppo di sostegno per i malati di cancro; tuttavia, ha un effetto contrario sulla nostra protagonista, difatti la fa solo deprimere maggiormente perché spesso andando avanti vengono a mancare dei membri del gruppo. Durante uno degli incontri del gruppo di sostegno Hazel conosce Augustus Waters, tra i due si creerà un legame molto profondo.

Vedi, metto tra i denti la cosa che mi può uccidere, ma non gli do il potere di farlo.

Augustus Waters

Augustus aveva avuto un cancro alla gamba che aveva portato alla sua amputazione. Hazel non conduce una vita tradizionale e una cosa che la caratterizza è che non ha amici: l’unico che considera suo amico è lo scrittore Peter Van Hounten e il suo desiderio più grande è quello di incontrarlo. Augustus, innamorato di Hazel, contatta l’autore. I tre si scambiano svariate mail fino a quando l’autore non invita entrambi i protagonisti in Olanda nella sua dimora. I due partono nonostante le condizioni di August sembrano peggiorare di giorno in giorno. Le aspettative di Hazel scemano non appena lo scrittore che tanto voleva incontrare si dimostra scostante nei suoi confronti. Nonostante questo, i due decidono di continuare con la vacanza ma Augustus rivela ad Hazel del suo peggioramento. Tornati a casa Augustus contatta un suo amico per fare una specie di pre-funerale. Il nostro protagonista uscirà di scena 8 giorni dopo. Dopo il funerale Hazel scopre che Augustus aveva dato diverse pagine che parlavano di lei allo scrittore Peter Van Hounten. Augustus aveva chiesto l’ultimo favore all’autore di leggere quelle parole come elogio funebre al funerale di Hazel proprio perché lui, non avrebbe potuto essere presente.

“Salve, mi chiamo Hazel Grace Lanchaster e Augustus Waters è stato l’amore avversato dalle stelle della mia vita. La nostra è una storia d’amore colossale e… e probabilmente non riuscirò a pronunciare più di una sola frase senza sciogliermi in un fiume di lacrime. Come tutte le vere storie d’amore la nostra morirà con noi, com’è giusto. Speravo che sarebbe stato lui a fare l’elogio funebre a me, perché non c’è davvero nessun altro che… sì no beh non parlerò della nostra storia d’amore perché non ci riesco, perciò parlerò di matematica.
Io non sono una matematica, però so questo. Ci sono infiniti numeri fra 0 e 1 ce: 0.1, 0.12,0. 112 ed un’infinita serie di altri numeri. Naturalmente è ancora più grande la serie infinita tra 0 e 2 o fra 0 e 1000000. Certi infiniti sono semplicemente più grandi di altri infiniti. Ce l’ha insegnato uno scrittore che una volta amavamo. Sapete io vorrei più numeri di quelli che avrò, e Dio, voglio più giorni per Augustus Waters di quelli che ha. Ma Gus amore mio non so dirti quanto io ti sia grata per il nostro piccolo infinito. Tu mi hai dato il per sempre in quel piccolo numero di giorni e per questo io ti sono eternamente grata. Ti amo talmente tanto.” -Hazel Grace Lanchaster

Fonte: sites.google.com

La morale:

Con questo romanzo John Green, riesce a parlare del cancro immedesimandosi nel malato, utilizzando una scrittura semplice e scorrevole che non risulta mai patetica agli occhi di chi lo legge. Attenzioniamo però che John Green non vuole mettere in risalto la malattia nel romanzo, bensì viene usata come contorno in cui il vero protagonista è l’amore.

Sofia Greco

Studentessa IIS Marconi-Mangano

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