L’Inghilterra perde un’altra Regina
E’ morta Vivienne Westwood, icona punk-rock della moda britannica. Il 2022 volge al termine con un altro lutto celebre. Dopo la Regina Elisabetta, il Regno Unito perde un’altra figura iconica. La stilista era malata da tempo.
Aveva iniziato la sua attività nei primi anni settanta facendosi conoscere per le sue t-shirt dagli slogan provocanti, in una Londra dove ancora imperversava la moda hippie. In breve tempo riesce a crearsi uno stile molto riconoscibile, personale e dissacrante, esportandolo in tutto il mondo. Rimasta particolarmente impressa nell’immaginario collettivo la sua prima collezione ‘Pirates’ del 1981 con la collaborazione di Malcolm McLaren, ispirata ai predatori del mare.
Ma Vivienne Westwood è stata molto più di questo. Parallelamente alla carriera nella moda, si è distinta per il suo attivismo politico, sposando cause per la legalità e contro la corruzione. L’interesse per i diritti civili si è palesato anche nell’aver preso le difese di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks incarcerato proprio a Londra.
Particolarmente sensibile al tema del cambiamento climatico la cui questione è stata da lei stessa definita ” Una guerra per l’esistenza stessa della razza umana”. I suoi figli e la nipote avranno l’onere di portare avanti le battaglie dell’artista attraverso The Vivienne Foundation, società senza scopo di lucro che si occupa di tematiche inerenti l’ambientalismo e non solo.
Uno spirito da sempre ribelle, nella sua biografia edita nel 2014 si esprime così: ” La mia unica ragione per lavorare nella moda consiste nel distruggere la parola conformismo, niente è più importante per me che raggiungere questo scopo”. Innumerevoli le sue collaborazioni con grandi nomi della musica e dello spettacolo, tra cui Ringo Starr e i Sex Pistols. Morta Vivienne Westwood, se ne va una stilista in grado di generare da sola l’estetica punk, motivo per cui è considerata l’artista più anticonformista d’Inghilterra.