Trionfo del Convitto Cutelli al Premio Sonetto d’Argento: primo premio nella sezione “Giovane Jacopo”.
“L’’amore cortese dal sonetto all’era digitale”, così recita lo slogan dell’edizione 2022 del concorso letterario Sonetto d’Argento.
Ad esso abbiamo partecipato con i testi di alcuni nostri alunni nell’ambito del progetto La scuola come volano artistico-letterario, ideato e curato dalla prof.ssa Giusy Gattuso. E da questo sentimento complesso e articolato, l’amore che accompagna ed è motore da sempre dell’umanità, siamo partiti per analizzarlo in molte sue sfaccettature. Fra queste quella che martedì 27 dicembre 2022 ha prevalso e ha incantato la giuria ovvero l’amore controverso e problematico per sé stessi. Ciò è vero, in particolare, per gli adolescenti, giovani anime in via di formazione e di crescita, che vivono una stagione della vita spesso inquieta e combattuta. La nostra alunna vincitrice del primo premio della sezione Jacopo ovvero Rita Musumeci di VC del Liceo Classico Europeo del Convitto Cutelli è stata premiata durante la cerimonia tenutasi al Palazzo Beneventano a Lentini e ha preso parte alla competizione con il testo Perfetta, in cui esprime “pensieri, turbamenti, ossessioni” intorno alla percezione del suo corpo, alla sua presunta ricerca della perfezione e alla stima di sé stessa.
La motivazione della giuria, infatti, recita:
“In un linguaggio fresco, spontaneo, senza infingimenti e con coraggio, non esente da una leggera ironia, si interroga e ci interroga sui più cogenti problemi legati al mondo adolescenziale, l’essere e l’apparire, la bulimia e l’anoressia, l’ansia del confronto”.
Giuria
Alla nostra alunna è stato conferito un premio appositamente ideato e realizzato per l’occasione.
La kermesse ha proposto l’interessante lettura dei sonetti, delle poesie in versi liberi e degli haiku partecipanti ed è stata accompagnata da gradevolissimi momenti musicali.
Ancora una volta i nostri allievi si sono lasciati coinvolgere nella riflessione e nella possibilità di cimentarsi nella produzione dell’opera d’arte e hanno avuto il coraggio di tirar fuori dal proprio intimo le emozioni più profonde, provando a dar loro una forma sulla carta e vincendo così ogni remora, ogni perplessità e ogni timidezza: un gradino in più nella propria crescita interiore e anche letteraria.
Per chi, come me, guida tali itinerari, questa è la vera vittoria.