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A Palermo il 36esimo congresso dell’Associazione nazione dei magistrati

Nella giornata di ieri a Palermo, presso il teatro Massimo, si è svolto il 36esimo “Congresso nazionale dell’Associazione nazionale magistrati. Il titolo di quest’edizione era “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”.

Alla manifestazione ha presenziato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto al suo arrivo dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. L’ingresso del Capo della Stato è stato accompagnato poi da una lunga standing ovation da parte dei presenti, tra i quali figuravano anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il Viceministro Paolo Sisto.

I temi discussi

Tra i tanti temi trattati, particolare attenzione è stata posta alla possibile riforma della giustizia, all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e alla tanto discussa separazione delle carriere. Proprio su quest’ultimo punto il Presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, si è espresso nettamente: “Il progetto di separazione delle carriere, portato avanti con ostinazione pur dopo che la separazione delle funzioni è stata dilatata all’estremo. Questo è un progetto che ha in sé il germe dell’indebolimento della giurisdizione, almeno di quella penale. L’indebolimento troverà compimento una volta che il pubblico ministero, separato dalla giurisdizione e collocato in un ideale ma ad oggi sconosciuto spazio di autonomia e di contestuale estraneità all’area dei tradizionali poteri dello Stato, sarà in breve attratto nel raggio di influenza del potere esecutivo, che mal tollera di non poter includere l’azione penale nei programmi di Governo”.

Sempre sullo stesso tema ha poi aggiunto: “Si mette mano alla Costituzione mostrando di non aver compreso il senso di massima garanzia per i diritti dei cittadini dell’attuale impianto, di un pubblico ministero appartenente al medesimo ordine del giudice e accomunato al giudice per formazione e per cultura della funzione”.

Il rapporto con la politica

Durante il suo intervento, Santalucia ha toccato poi un’altra tematica, cioè quella della politicizzazione, un fenomeno “che si rinnova con puntualità quando la voce e l’azione dell’Associazione nazionale magistrati hanno la pretesa di uscir fuori dall’ambito, pur nobile, della difesa degli interessi di tipo impiegatizio”.

Alle parole del Presidente dell’Anm ha replicato il Viceministro Sisto: “Per collocare l’interesse generale al di sopra di quelli particolari c’è una sola via: il dialogo. La giustizia non deve essere terreno di scontro, ma di contraddittorio. Tutto questo è possibile se rimangono intatte l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”.

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