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A Palermo nasce il “Giardino della memoria”

A Palermo, in via D’Amelio, nascerà il “Giardino della memoria”. Nella stessa via in cui il 19 luglio del 1992 la mafia uccise Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, il Comune di Palermo renderà “area monumentale” la zona attorno all’albero d’ulivo, piantato per volere della madre del giudice e capace di divenire il simbolo della lotta alla mafia. L’iniziativa è stata lanciata dal fratello del magistrato, Salvatore Borsellino, attraverso una petizione sulla piattaforma Change.org arrivando a raccogliere migliaia di firme in pochissimi giorni. La stessa proposta è stata poi raccolta dal Comune che ha così deciso di avviare l’iter per la valorizzazione dell’area attorno all’albero. In particolare il Consiglio dell’ottava circoscrizione ha approvato qualche giorno fa la mozione presentata dalla consigliera Giuseppina Chinnici lo scorso 19 giugno.

Il vicesindaco Varchi: “La nostra città ha bisogno di simboli positivi”

Carolina Varchi, vicesindaco con delega alla legalità, si è così espressa: “L’ulivo è considerato in botanica un albero perenne e nell’antichità veniva considerato sacro perché immortale. L’ulivo di via D’Amelio, è un simbolo di rinascita potentissimo e ci aiuta a tramandare la memoria di quell’orribile 19 luglio del 1992. Sono passati trentuno anni e tutti dobbiamo impegnarci per tradurre la memoria in gesti concreti, anche valorizzando un simbolo come l’albero di via D’Amelio e restituendo il luogo alla piena fruizione di quanti vi si recano”.

“Voglio poi ringraziare Salvatore Borsellino per aver promosso una petizione che ha raccolto moltissime sottoscrizioni, a testimonianza di un comune sentire che questa amministrazione condivide appieno e che ho tradotto in un atto di indirizzo a tutti gli uffici preposti. Il Comune di Palermo avvierà il percorso per la tutela dell’ulivo di via D’Amelio come albero monumentale e per la creazione di un giardino della memoria. La nostra città ha bisogno di simboli positivi affinché il ricordo di quegli anni costituisca solida base di un impegno quotidiano volto alla quotidiana affermazione della legalità.

Le parole di Salvatore Borsellino

Al lancio della petizione Salvatore Borsellino aveva richiamato l’attenzione sulla sua proposta, proponendola quasi in contrasto con i diversi dibattiti circa la possibilità di intitolare un aeroporto a Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno: “Mentre nelle stanze del potere si discute sull’intitolazione di un aeroporto milanese ad una persona appena defunta e sulla quale sarebbe prima necessario che vengano alla luce almeno delle verità storiche, se non delle risultanze processuali ormai superate dalla morte del suo protagonista, voglio lanciare un appello a tutti i cittadini di buona volontà perché venga posto finalmente rimedio a quel mancato divieto di sosta che, ormai quasi trentuno anni fa, facilitò il compito a chi doveva preparare quell’attentato che spezzò la vita di Paolo e dei cinque agenti della sua scorta”.

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