Autunno caldo?
Abbiamo attraversato un Autunno caldo? Non si parla di una nuova ondata di proteste sindacali, come il titolo farebbe pensare. Il riferimento è invece alle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la passata stagione e che stanno perdurando anche in questi primi giorni invernali, facendo registrare temperature medie ben al di sopra della norma, specie nel Meridione.
Nel giorno di Capodanno, tutti i media hanno mostrato foto e video di bagnanti che, approfittando delle miti temperature di fine Dicembre, si sono regalati un bagno decisamente fuori stagione, specialmente nel Meridione d’Italia. Queste temperature, molto sopra la media per il periodo, si sono registrate anche in buona parte dell’Europa Centrale. La domanda fondamentale da porsi è se tali fatti anomali rappresentino un evento sporadico o piuttosto siano la conseguenza del tanto temuto cambiamento climatico.
Secondo autorevoli meteorologi, l’Autunno caldo in Europa si è mediamente verificato a partire dai primi anni duemila. Questi processi, per la loro ripetitività, sarebbero da attribuire al Global warming indotto dall’attività umana (c.d. effetto serra). Il riscaldamento globale, causato dall’uomo, ha conseguenze anche sulla circolazione atmosferica, sullo scioglimento dei ghiacciai e sull’innalzamento del livello del mare.
Gli episodi di segno contrario, cioè improvvise ondate di freddo, come quella che ha colpito lo stato di New York, possono comunque verificarsi anche in tempo di riscaldamento generale, sebbene risultino essere decisamente meno frequenti di quelli con innalzamento delle temperature. Il disordine dato dal cambiamento climatico spiega anche i fenomeni di pioggia molto forte (bombe d’acqua) che si verificano all’arrivo dei primi venti freddi da Nord o da Est quando questi impattano con una superficie del mare troppo calda.
Le previsioni indicano che , una volta concluse le festività con l’Epifania, le temperature medie dovrebbero rientrare nella norma. L’augurio è uno solo. Che si trovi un accordo climatico.