Bullismo e cyberbullismo: come aiutare qualcuno in difficoltà
Ma come facciamo a riconoscere qualcuno vittima di bullismo e come facciamo ad aiutarlo?
Il fenomeno del bullismo è ancora diffuso in tutto il mondo, un problema che riguarda soprattutto i giovani.
Il bullismo può essere definito come un comportamento aggressivo e prepotente nei confronti di qualcuno che viene visto come il più debole dagli altri, e dunque una quasi “preda”.
L’aggressione può essere fisica ai danni della vittima o dei propri beni personali, o verbale, tra insulti e minacce, non meno pericolosa di quella fisica.
L’intento dei bulli principalmente è quello di agire per raggiungere uno status sociale dominante.
Normalmente le vittime si sentono indifese e vulnerabili.
Le statistiche più recenti delle Nazioni Unite riportano che nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni, ha vissuto esperienze di bullismo, e anche il fenomeno del cyberbullismo è in sensibile aumento.
Il cyberbullismo ha le stesse caratteristiche del bullismo e avviene attraverso la rete internet e tramite i social, con conseguenze potenzialmente più gravi del bullismo “offline”.
Dunque, per cyberbullismo si intende qualunque forma di aggressione, molestia, ricatto, diffamazione realizzata per via telematica.
comportamento lesivo risulta spesso inarrestabile, negando alla vittima qualsiasi rifugio o via di fuga.
La legge italiana introdusse il 29 maggio 2017 la legge contro il bullismo, con la speranza che questo fenomeno possa sparire del tutto.
Tuttavia è giusto che anche noi ragazzi contribuiamo a debellare questo fenomeno, non rimanendo indifferenti davanti ad episodi di bullismo ed aiutando la vittima in difficoltà, non lasciandola sola e far capire loro che è importante parlarne con un genitore o un adulto affinché quest’ultimo possa aiutarli di più.