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Caso “Open Arms” – Le accuse a Matteo Salvini

Tutto ha avuto inizio nell’Agosto 2019, quando il leader della Lega Matteo Salvinisi rifiutò di concedere alla nave ong spagnola Open Arms con a bordo 150 migranti – di cui 32 bambini erano bambini – il diritto di accedere ai porti italiani, imponendogli un blocco nelle acque durato 19 giorni.

A ufficializzare tale emendamento fu il decreto di sicurezza bis, la prima legge italiana approvata dal senato contro le persone soccorse in mare che, a causa di tale disposizione furono costrette a rimanere bloccate a largo della penisola per 19 giorni

La richiesta da parte di Matteo Salvini di impedire l’ingresso e il successivo sbarco nelle acque territoriali italiane seguiva un iter già più volte sostenuto, da lui giustificato come un tentativo di seguire i sensi dell’art. 52 della Costituzione italiana che afferma “la difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.

Fu a questo punto che la nave ong spagnola Open Arms si rivolse al Tribunale dei minori di Palermo e al TAR del Lazio per eseguire dei provvedimenti nei confronti del decreto, il quale, esattamente il 14 agosto, fu sospeso a tutela delle vite umane coinvolte nel caso.

Tuttavia, dopo la sentenza di sospensione del decreto emanata dal TAR, Salvini cercò di rinnovare il divieto contro i migranti provando a trascinare nella nuova decisione l’allora ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e della difesa, Elisabetta Trenta, i quali però si rifiutarono di firmarlo una seconda volta. 

La vicenda si concluse il 15 Agosto 2019 con il permesso da parte del procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, dello sbarco a Lampedusa di quelle 83 persone rimaste a bordo della nave, mentre le altre avevano raggiunto le terre vicine con piccole imbarcazioni o per autorizzazione a scendere nei confronti di minorenni, richiesta che peraltro fu contestata per giorni da parte del ex vice presidente del Consiglio. 

L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lo stesso 15 Agosto, aveva scritto una lettera aperta a Salvini dove esprimeva il suo dissenso nei confronti della gestione del caso, alludendo alla posizione di altri paesi come Francia, Spagna e Germania che nello stesso frangente di tempo in cui la nave era bloccata in mare, si erano mostrate disponibili a ospitare la flotta di migranti soccorsi dalla Open Arms.

Come si è giunti alla condanna a 6 anni di carcere?

Durante il caso Open Arms, la procura del Tribunale di Palermo aveva ricevuto il 30 luglio del 2020 l’autorizzazione da parte del senato a procedere nei confronti di Salvini, aprendo “un’inchiesta contro ignoti per sequestro di persona” con ulteriore accusa di “omissione e rifiuto di atti d’ufficio”.

La difesa di Salvini aveva cercato di controbattere i capi d’accusa insinuando il coinvolgimento dei membri del M5S che nel 2019 erano alleati con l’attuale ministro dei Trasporti. Inoltre, sempre la Controparte, definiva la condotta di Salvini non punibile poiché “politica”.

Tuttavia, nell’aprile del 2021 la procura di Palermo decise di rinviare a giudizio l’imputato Matteo Salvini, affermando che si era trattato di un’iniziativa presa a carico soltanto dell’allora vice presidente del Consiglio senza coinvolgimenti esterni.

Giunge così il 14 settembre 2024 la richiesta della “condanna a sei anni di carcere” da parte della Procuratrice Aggiunta della Repubblica al Tribunale di Palermo, Marzia Sabella, nei confronti del leader della Lega Matteo Salviniaccusato di aver violato la tutela delle vite umane in mare con un decreto nazionale che garantiva un sopruso di potere contro chiarissime convenzioni internazionali sul soccorso in mare in caso di pericolo e diritto di asilo, supportate dalla stessa nazione italiana”.

Così arriviamo al video pubblicato sui social da Matteo Salvini sabato sera in cui – in 3 minuti e 49 secondi – afferma le seguenti parole:Oggi sono a processo e rischio il carcere perché in parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato. Infine, conclude il discorso dicendo: Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani”.

Per visualizzare il video completo clicca il link www.x.com .

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