Il cervello solitario
Lo sapevi che il cervello, come una pianta lasciata senz’acqua, può appassire se lo lasciamo troppo tempo in solitudine?
Succede davvero e non si tratta di una metafora. La scienza lo ha dimostrato: una vita in isolamento prolungato può avere effetti negativi sulla nostra mente. Ne altera la struttura e ne compromette il benessere generale.
Quando parliamo di solitudine prolungata, però, non intendiamo semplicemente il passare una serata a guardare un film da soli o prendersi del tempo per leggere in pace. Intendiamo, piuttosto, l’isolamento sociale. La mancanza perpetua di contatti e interazioni.
Studi recenti evidenziano, addirittura, la possibilità che il cervello possa anche restringersi, per la troppa solitudine. E non finisce qui: il rischio di sviluppare disturbi mentali aumenta notevolmente, così come l’insorgenza di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Ma come mai accade tutto ciò?
Il nostro cervello, essendo un organo sociale, prospera delle interazioni con gli altri. Come i muscoli si rafforzano con l’esercizio fisico, così il cervello si rinvigorisce grazie alle relazioni, che stimolano i processi cognitivi, la regolazione emotiva e l’apprendimento. Quando queste esperienze mancano, è come se il cervello ricevesse meno “nutrimento” e, quindi, cominciasse a “dimagrire”.
Solitudine e saper stare da soli
Essere soli di tanto in tanto non significa, però, necessariamente andare incontro ad un rimpicciolimento cerebrale.
Anzi, la capacità di saper stare da soli è una vera e propria arte, e può avere incredibili benefici.
Avete mai sentito parlare della cosiddetta batteria sociale? Proprio come una batteria si scarica con l’uso, anche la nostra “energia sociale” può esaurirsi dopo lunghi periodi di interazione, soprattutto per chi è caratterialmente introverso.
Quando la batteria sociale è bassa, è importante ricaricarsi, prendendosi del tempo per sé.
Bisogna saper trovare il giusto equilibrio tra il saper stare da soli e il vivere nella solitudine. Non si tratta di scegliere tra una vita di isolamento monastico o una vita sempre circondata da persone, ma di imparare a bilanciare il tempo con gli altri e il tempo per se stessi.