Cesare Lombroso e la teoria del delinquente nato.
Cesare Lombroso, nato a Verona nel 1835, tutt’oggi è considerato il padre della criminologia moderna.
Grazie ai suoi studi e alle sue teorie, ha influenzato gli studi sulle cause del crimine.
Lombroso iniziò a studiare l’antropologia sotto la guida del medico Paolo Marzolo.
In seguito, dopo circa trent’anni, decise di iscriversi a medicina e chirurgia presso l’Università di Pavia.
Era noto per la sua vasta conoscenza in molteplici aree di studio, tra cui le lettere, le scienze naturali, la storia e l’antropologia, la psichiatria e in particolare, la criminologia.
Nel 1875, Lombroso fondò a Torino una nuova disciplina: l’antropologia criminale.
Nel 1876, pubblicò “L’uomo delinquente”, un testo che avrebbe cambiato il modo di vedere e di studiare i criminali.
In questo libro, sosteneva che i criminali presentassero una netta differenza rispetto alle persone “normali” a partire dall’aspetto fisico, fino al carattere.
Nei criminali si poteva notare una fisionomia deforme, pelle tatuata, instabilità affettiva, insensibilità al dolore fisico e morale e scarsa tendenza al rimorso.
Lombroso identificò come tratti fisici comuni tra i criminali: un cranio piccolo, fronte sfuggente, occhi mobili (spesso di colore grigio o celeste), sopracciglia folte e ravvicinate, naso marcato, barba e capelli scarsi, orecchie a sventola, statura bassa, figura snella e nervosa.
Tuttavia, la teoria di Lombroso venne criticata per la mancanza di basi scientifiche e per la tendenza a generalizzare sulla base di pochi casi di studio.
La teoria sembrava basarsi in parte su pregiudizi e stereotipi razzisti e sessisti.
Lombroso però non intendeva sottolineare una devianza solo fisica, ma anche culturale.
Sosteneva che l’ambiente in cui si cresce, la povertà e le condizioni culturali potessero caratterizzare un criminale.
La teoria di Lombroso è ormai superata, ma ha contribuito alla moderna criminologia e alla comprensione delle cause della criminalità.
Ad ogni modo, la sua teoria gli costò l’espulsione dalla Società Italiana di Antropologia ed Etnologia.