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Charles De Ketelaere, il diamante belga

Dopo il flop al Milan, il talento ex Bruges ha trovato continuità a Bergamo sotto la guida di Gasperini. I numeri dell’ultimo anno e mezzo sono strabilianti👇

De Ketelaere
📸www.jmania.it – Charles De Ketelaere, 23 anni, calciatore dell’Atalanta dalla stagione 23/24 – www.voceliberaweb.it

“Non c’è niente da sgrezzare. Cristallo puro, da levigare appena, per poi metterlo in mostra.” – Sono i primi di Agosto del 2022, e Lele Adani affida ai suoi canali social un veloce commento alla notizia dell’acquisto da parte del Milan di un giovane talento belga che viene prelevato dal Bruges: il ventunenne Charles De Ketelaere. Un investimento importante, pari a 35 milioni di euro, per portare in Italia una delle rivelazioni della massima divisione del Belgio. Un’operazione che viene definita “a cinque stelle” dal noto opinionista ed ex calciatore, certo che i rossoneri si siano assicurati un potenziale crack del calcio europeo. Oltre due anni più tardi, possiamo dire che l’area scouting milanista ci aveva visto giusto, nonostante l’impatto del centrocampista con la Serie A non sia stato esattamente dei migliori.

Difatti, se il merito di averlo individuato è certamente degli uomini mercato del Milan, con il patrocinio di Paolo Maldini, la sua effettiva valorizzazione è interamente da attribuire al lavoro svolto a Bergamo sotto la guida di Gian Piero Gasperini. L’immagine che di CDK un po’ tutti si erano fatti al termine dell’unica annata milanista era quella di un ragazzo talentuoso, sì, ma alquanto timido e spaurito, incapace di reggere la pressione di San Siro e, più in generale, non all’altezza di indossare una maglia pesante come quella del Milan Campione d’Italia in carica; il tutto esemplificato, in forma di meme, da un clamoroso gol mancato a pochi centimetri dalla porta in un Monza-Milan che fa il giro dei social. L’etichetta di flop sportivo appiccicata sulla fronte del belga dopo l’anonima stagione 22/23 non spaventa però l’Atalanta, che decide di “appropriarsene” attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto(fissato a 22 milioni).

Il Gasp dimostra fin da subito di credere nelle sue potenzialità e lo pone al centro del progetto, cucendogli addosso una veste tattica che ne possa far risaltare il talento rimasto fin lì largamente inespresso. A fare la differenza non è solo la collocazione nello scacchiere atalantino, ma anche l’ambiente che lo circonda; la pressione di Bergamo non è certo quella di Milano e le aspettative della piazza non sono paragonabili a quelle della tifoseria rossonera, che nel ragazzo originario delle Fiandre aveva visto il nuovo depositario di quell’aristocrazia tecnica che è storicamente appannaggio del Milan. Una volta liberato da quel peso che è soprattutto di tipo mentale, Charles De Ketelaere ripaga ampiamente la fiducia dimostratagli dal tecnico, mettendo a referto dei numeri che nulla hanno a che vedere con quelli della stagione precedente: 14 reti e 8 assist contro le zero reti e 2 assist della grigia versione milanista.

Una svolta radicale in pochi mesi, figlia del grande lavoro svolto sul campo da chi come pochi altri è capace di tirare fuori il meglio da ogni calciatore (Gasperini, per l’appunto) e dalle caratteristiche di un contesto a lui molto più congeniale. Ed ecco che l’anatroccolo impaurito che zampettava per il prato di San Siro, suscitando un misto di tenerezza e ilarità, si è trasformato nella spietata macchina da guerra orobica, sempre nel vivo del gioco ed in grado di incidere in misura significativa negli ultimi 20 metri, abbinando quantità e qualità fuori dal comune. L’Atalanta, naturalmente, la cifra pattuita per il riscatto l’ha versata senza esitazione ed il pubblico di Bergamo può continuare a godere del suo talento con somma gioia.

Perché Adani aveva ragione, il cristallo andava appena levigato💎

📸www.sportal.

📸Copertina: Sportsita.com

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