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Chiara Petrolini: gli aggiornamenti sul caso

A distanza dalla scoperta dei corpi dei due neonati ritrovati nella villetta della studentessa ventiduenne Chiara Petrolini, creatrice del delitto compiuto a detta sua “in piena autonomia”, sono varie le speculazioni e le testimonianze che emergono sul caso, a partire dalle parole dei vicini alla ragazza, come il fidanzato Samuel, che ha espresso “confusione” e “indignazione” per l’accaduto.

Le parole del fidanzato

Secondo le dichiarazioni pervenute dall’avvocato Monica Moschioni, Samuel, il fidanzato di Chiara, avrebbe confessato in seguito al tragico evento le seguenti parole: Sono completamente frastornato. Non ho ancora realizzato cosa sia successo. E soprattutto non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara”, descrivendo lo stato emotivo in cui si trova al momento.

Riguardo la scoperta della paternità legata ai figli ha fatto sapere l’intenzione di “riconoscere i suoi bambini e di fargli avere un nome per preservare il loro ricordo in memoria”.

Speculazioni o verità?

Tuttavia, sembra che delle novità stiano venendo a galla a proposito della complicità della suocera, Sonia Canrossi, la stessa che aveva messo in dubbio l’autonoma esecuzione dell’infanticidio di Chiara, affermando delle “serie perplessità” sulla confessione della ragazza agli inquirenti.

Nonostante questa apparente estraneità della donna al caso, una testimone si è fatta ultimamente avanti rispetto ai notiziari per raccontare un caso che era avvenuto nel bar dove lavora la mamma di Samuel: “Sentivo dire agli avventori del locale che Sonia era arrabbiata perché il figlio aveva ancora la fidanzatina incinta”.

Secondo la testimone intervistata al Tg1 “molte persone avevano sentito tale affermazione”.

Pertanto, al di là delle speculazioni fatte e delle motivazioni date, la storia considerata più attinente alla realtà e presa finora in carico dagli inquirenti è quella della solitudine della ragazza nell’esecuzione del delitto.

Famiglia coinvolta? Risponde la Procura

Riguardo alla probabile complicità della famiglia sul caso, ci sono pareri discordanti. 

Secondo un’intercettazione che viene reperita grazie alle indagini, la madre avrebbe rivolto alla figlia la seguente domanda: “Anche l’emorragia dell’anno scorso era conseguenza di un parto?”, che alluderebbe a una possibile inconsapevolezza della gravidanza in corso.

La Procura segue questi passi per affermare la non complicità della famigliache pare, quindi, essere stata all’oscuro di tutto.

La testimonianza di un vicino

Di contrasto a quest’ipotesi arriva la testimonianza di un vicino che afferma di aver avuto un dibattito con il sig. Petrolinipadre della ragazzaper un lavoro di giardinaggio, per cui quest’ultimo si era mostrato ostile. Le sue parole: “A un certo punto volevo tagliare la siepe perché era troppo alta”. Continua, “lui mi ha detto che si era appena operato di ernia e allora mi sono fatto avanti io ma si è rabbuiato”.

L’inquietante video dell’amica di Chiara

Pur tuttavia, un’intercettazione ricavata via web da un Tik Tok dell’amica di Chiara rivela un inquietante presagio sostenuto da frasi come Chi verrà arrestata? Chi resterà prima incinta?, che sollevano nuovi interrogativi sul possibile coinvolgimento di complici nella vicenda.

Copertina📸: Corriere  

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