Il ciclo mestruale non è un lusso
La durata media del ciclo mestruale di una donna è di circa 40 anni.
Supponendo che il ciclo duri in media 28 giorni e che ogni mestruazione necessiti di circa 20 assorbenti o tamponi, possiamo stimare il consumo annuale di prodotti igienici femminili a 260 assorbenti l’anno. Un totale di 10.400 per una vita.
In Italia, questo si traduce in una spesa annuale di 65 euro, e una totale di 2600.
Negli Stati Uniti, invece, la situazione si aggrava. Il costo medio per confezione è raddoppiato. Si aggira attorno ai 5 dollari, a fronte dei 2,5 stimati in Italia. La spesa è di 5.200 dollari per 40 anni.
Un quadro surreale quello mostrato dalle cifre sopra riportate, che si fa sempre più assurdo una volta che si indagano più approfonditamente i fattori che concorrono a tali prezzi. Prima fra tutti l’IVA.
Per molti anni, in Italia, gli assorbenti e i tamponi sono stati tassati con l’aliquota IVA standard del 22%, la stessa applicata a beni considerati di lusso, come oro e diamanti.
Nel 2019, tale percentuale è stata ridotta, ma unicamente in riferimento ad assorbenti biodegradabili e compostabili, il cui costo, è bene specificarlo, seppur ridottosi, rimane comunque insostenibile.
Nel 2021, come parte della legge di bilancio, il governo italiano ha deciso di estendere la riduzione dell’aliquota IVA a tutti i prodotti igienici femminili, abbassandola al 10%.
Un 10% che appare paradossale se considerato che i tartufi, ad esempio, vengano tassati al 5%.
Il ciclo mestruale non è un lusso. È un processo fisiologico ed inevitabile.
Assorbenti e tamponi sono indispensabili. Considerarli e tassarli come beni di lusso è una pratica che ignora la realtà della vita femminile.
La povertà mestruale è un problema globale che richiede un’azione urgente e concertata. Garantire l’accesso a prodotti igienici femminili non è solo una questione di salute, ma anche di giustizia sociale ed equità di genere.
La “rivoluzione degli assorbenti” e la lotta contro la povertà mestruale: vivere il proprio ciclo mestruale con dignità e senza preoccupazioni economiche è possibile
Immagina un mondo in cui ogni donna, indipendentemente dal suo reddito, può affrontare il proprio ciclo mestruale con dignità e senza preoccupazioni economiche. Un mondo in cui assorbenti e tamponi sono riconosciuti come prodotti essenziali, di prima necessità per la salute e il benessere delle donne.
Questa visione potrebbe diventare realtà, grazie all’esempio positivo dettato da paesi come la Scozia e il Kenya.
La Scozia, negli ultimi anni, ha fatto la storia: è stata, infatti, il primo paese al mondo ad aver fornito assorbenti e tamponi gratuitamente. Nel 2020, di fatto, il suo Parlamento ha approvato una legge che garantisce l’accesso gratuito ai prodotti per il ciclo mestruale in scuole, università e strutture pubbliche.
Il Kenya, invece, un pioniere nella lotta contro la povertà mestruale, ha eliminato la tassa sui prodotti igienici femminili già nel 2004. Ma il paese non si è fermato qui. Il governo keniota ha implementato programmi per la distribuzione gratuita di assorbenti nelle scuole, trasformando così la vita di milioni di ragazze. Un’azione che ha ridotto l’assenteismo scolastico e promosso l’istruzione femminile.
Tanti altri paesi li stanno imitando. La rivoluzione degli assorbenti è, quindi, in corso e il cambiamento sempre più vicino.