Com’è nato il K-pop?
Il K-pop, o pop coreano, è nato dopo la guerra di Corea negli anni ’50. La guerra portò i soldati americani e la loro musica in Corea del Sud, suscitando l’interesse tra i locali. Questa influenza occidentale portò a un aumento delle band rock in Corea negli anni ’60 e ’70. Tuttavia, fu solo agli inizi degli anni ’90 che il K-pop iniziò a formare il suo stile distintivo, mescolando elementi di pop, hip-hop, R&B e musica dance elettronica.
Un gruppo che rivoluzionò l’industria musicale fu Seo Taiji and Boys, un trio composto da Seo Taiji, Yang Hyun-suk e Lee Juno, che fusero l’hip-hop con elementi tradizionali della musica coreana. Il loro album di debutto vendette milioni di copie e ispirò molti giovani a intraprendere carriere musicali. L’emergere della televisione via cavo giocò anche un ruolo significativo nella popolarizzazione del K-pop a livello mondiale.
Nel 1992, Seoul Broadcasting System (SBS) lanciò “Inkigayo”, uno dei primi programmi televisivi musicali con esibizioni dal vivo di artisti popolari. Questo show divenne presto un successo tra gli spettatori sia dentro che fuori dalla Corea.
Da allora, il K-pop ha continuato a crescere e a diversificarsi, creando sottogeneri come il K-rock, il K-hip hop, il K-R&B e il K-indie. Il K-pop ha anche conquistato i mercati internazionali, soprattutto in Asia, grazie a gruppi come H.O.T., BoA, TVXQ, Super Junior, Girls’ Generation, Big Bang, 2NE1, EXO, BTS e Blackpink.
Il K-pop ha anche avuto un impatto sulla cultura e sull’economia coreana, promuovendo il turismo, la moda, la bellezza e lo stile di vita coreani. Il K-pop è diventato più di un genere musicale che si può definire un fenomeno culturale globale.