Corea del Nord – Servizi segreti: “Da Kim Jong Un aiuti militari alla Russia”
Asse Corea del Nord-Russia: l’intelligence sudcoreana fa luce sul contenuto degli aiuti militari che Pyongyang assicurerĂ ai russi⬇️
Storia di un rapporto che nasce da lontano. Quanto accaduto negli ultimi due mesi, con il doppio incontro in terra russa tra Putin e Kim Jong Un e la promessa da parte di quest’ultimo di fornire aiuti militari allo storico alleato, non fa che rinsaldare una relazione tra i due paesi che affonda le radici nello scenario creatosi alla fine della seconda guerra mondiale. Le superpotenze emerse vincitrici(gli Stati Uniti e l’allora Unione Sovietica) si spartirono accuratamente le sfere d’influenza sul globo e la penisola di Corea finì per essere divisa: a nord l’amministrazione comunista filo-sovietica, a sud quella statunitense, con il 38esimo parallelo a fare da ideale divisore. Da lì in avanti i rapporti sono proseguiti rimanendo entro i confini dei blocchi definiti, attestandosi entrambe su posizioni anti-americane. La formale dissoluzione dell’Unione Sovietica nel ’91 ed il successivo decennio di guida politica affidata a Boris Yeltsin avevano segnato un deciso raffreddamento dell’asse Mosca-Pyongyang. In questa fase i russi si concentrano sul recuperare la soliditĂ interna e trascurano i rapporti con il partner nordcoreano, salvo far assistere poi ad un ritorno in auge dell’alleanza con l’avvento al potere di Vladimir Putin nell’anno 2000. Non stupisce allora che Russia e Corea del Nord, giĂ unite da un legame pluridecennale, si siano ritrovate insieme in un periodo così duro per entrambe, specie fronte russo.
Armi e proiettili. Il lavoro dell’intelligence sudcoreana ha permesso di ricostruire parzialmente il contenuto degli accordi intercorsi tra Kim e Putin in occasione della visita del leader supremo datata 12 settembre scorso. L’agenzia di stampa tedesca Reuters ha svelato in esclusiva alcuni pezzi del report “segreto” sugli aiuti militari di Pyongyang alla Russia. Mosca avrebbe messo nel mirino l’artiglieria nordcoreana, vista in particolare la compatibilitĂ della stessa con gli armamenti d’epoca sovietica, oltre che una massiccia scorta di munizioni (si ritiene intorno ad un milione di proiettili). Non è ancora chiaro quali siano le esatte dimensioni dei depositi oggetto della fornitura ed il livello di usura delle armi in questione, quel che è certo è che nelle prossime settimane i russi potranno disporre di rinnovate capacitĂ offensive, sia pur tecnologicamente poco avanzate se ad esempio rapportate ai sistemi difensivi forniti dagli Usa all’Ucraina. Analisti occidentali evidenziano il tema della scarsa qualitĂ dei rifornimenti russi, il Cremlino però non sembrerebbe interessato in questo frangente alla precisione delle armi quanto piuttosto all’incremento della loro quantitĂ nell’immediato per far fronte alle esigenze di una guerra di logoramento come quella condotta in Ucraina.
Copertina📸:RSI