Da Sonic a Minecraft, la nascita del “cinegame”?
Il recente successo di Minecraft al cinema conferma il trend positivo degli ultimi anni in ambito di trasposizioni videoludiche sul grande schermo, ma non è sempre stato così…👇

Il rapporto videogiochi-cinema è sempre stato molto tortuoso e, fin dalle origini, si è percepita forte distanza tra due media che in realtà condividono moltissimo. Solo per fare un esempio, le cutscenes, spesso anche in CGI, sono parte integrante del videogioco e non mancano prodotti dalla marcata componente narrativa che vengono appunto definiti dei veri e propri “film interattivi”.
Perché allora negli anni si sono succeduti solo grandi flop, dallo storico, in negativo, Super Mario Bros del 1993, fino a pochi anni fa?
Quello che è sempre risultato evidente agli occhi del pubblico è stata la difficoltà nel comprendere come adattare il videogioco, se ridurlo a semplice cartone animato per bambini o provare a fare qualcosa di più serio. Anche in quel caso si è però spesso optato per un utilizzo di personaggi iconici troppo lontano dal videogioco di riferimento, quasi come se si sentisse la necessità di adattare un media “infantile” a un pubblico “adulto”.
Il disastro iniziale. Si accennava precedentemente al film di Super Mario Bros del 1993, una pellicola uscita negli anni d’oro della mascotte Nintendo ma che del gioco ereditava probabilmente soltanto i nomi dei personaggi. Tralasciando il fallimento sia lato critica che commerciale, che ha spinto Nintendo quasi a rinnegare la produzione, sono moltissimi i lati oscuri dietro questo film. Solo per citarne alcuni  si ricordano i continui cambi di regia o la caotica situazione sul set, con i due protagonisti Bob Hoskins e John Leguizamo che decisero di bere whisky durante le riprese per alleviare il dolore di una pellicola di cui si conosceva già il destino.

Anni 2000, il disastro Uwe Boll. Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 la produzione dei film basati sui videogiochi si è intensificata moltissimo, non raggiungendo quasi mai i risultati sperati. Una delle figure emblematiche di questo periodo è il regista tedesco Uwe Boll che lavorò alle trasposizioni dei giochi di Postal,  Borderlands, Alone in the Dark e Far Cry. Solo per citare qualche dato visibile da Wikipedia, in Postal e Alone in the Dark il regista è stato candidato, insieme ad alcuni attori ai Razzie Award e il film di Borderlands, costato 110 milioni di dollari, ha raccolto solo 8 milioni nel weekend di apertura.
Le prime luci. La realtà è però che un vero fan intende vedere proprio ciò che il gioco gli trasmette, magari con storie inedite e narrazioni più approfondite ma non per questo snaturato. Negli ultimi anni si è però registrato un lento cambio di rotta che ha visto da una parte Angry Birds del 2016 e il suo sequel, con impostazione animata ma moltissimi riferimenti al celebre gioco mobile, e  Detective Pikachu del 2019, film che cercava di rielaborare il mondo Pokemon in chiave seriosa, mantenendo però una buona essenza ludica. Oltre ad essere stati apprezzati da fan e critica, i due prodotti ancora oggi si trovano nella top 10 dei film di maggior successo tratti dai videogiochi ma da lì a poco sarebbe arrivato il vero punto di svolta per il genere.
2019-2020: dalla rivolta contro il design al grandioso successo di Sonic. Emblematico nel rapporto cinema-videogiochi è il biennio 2019-2020, periodo in cui, in pochi mesi, è stato reso evidente il grande problema del rapporto tra i due media ma anche la sua chiara soluzione. Sega e Paramount hanno infatti collaborato per far uscire un film su Sonic the Hedgehog , mascotte della casa nipponica diventata celebre negli anni ’90 nella Console War contro Super Mario di Nintendo.
Nel 2019 esce il primo trailer del film e il web impazzisce: Sonic è stato forzatamente umanizzato, deformato e reso ciò che di più lontano possa mai esistere dalla celebre icona videoludica. La protesta popolare è immensa tanto da portare alla rimozione del trailer e il rinvio del film.
Arrivati al 2020 Sega e Paramount fanno ammenda e pubblicano un nuovo trailer che ribalta totalmente la situazione: Sonic è stato reso più fedele al videogioco, ponendo grande attenzione al suo mondo e ai caratteri propri della serie.  Il primo film di Sonic è un successo proprio perché, nonostante la storia inedita, non si fa nulla per denigrare il videogioco ma lo si cita continuamente e si comincia a far empatizzare il pubblico con un personaggio così storicamente amato. Colpo di genio della produzione è stato sicuramente opporre al riccio blu un Dottor Robotnik interpretato da Jim Carrey, vero e proprio protagonista al pari di Sonic di scene che lasciano sempre un grande sorriso.

Il primo film è però solo un grande antipasto a quello che sarà il secondo capitolo dove, con l’aggiunta di personaggi e ambientazioni iconiche, lo spettatore di trova davvero in un grande parco giochi e vive tutta la durata della pellicola sentendosi quasi con il pad in mano.
Sonic non si è poi fermato lì, con l’uscita pochi mesi fa del terzo capitolo che, sebbene con alcuni adattamenti, è la perfetta ripresa del videogioco Sonic Adventure 2 uscito su Dreamcast. Il prodotto Sega è ad oggi il più venduto della trilogia e l’importanza acquisita da questa serie è testimoniata anche dal cast che ha visto l’aggiunta di Idris Elba e Keanu Reeves come doppiatori.
Il ritorno di Super Mario e il recente Minecraft. Nintendo fa ammenda del disastro degli anni ’90 con l’uscita nel 2023 di Super Mario Bros: il film, in collaborazione con Illumination. Niente più fantascienza o forzato realismo, solo tanta semplicità , musiche e divertimento dietro una pellicola che ad oggi, guida la classifica dei film tratti dai videogiochi avendo incassato oltre un miliardo di dollari.
Ad oggi l’ultimo film uscito è Minecraft che, al netto di pareri contrastanti di critica e pubblico, è stato un successo planetario tanto da piazzarsi al secondo posto nella classifica dei film tratti da un videogioco con un incasso di 557 665 094 $. Non c’è da stupirsi di questi dati, trattandosi del videogioco più venduto dell’epoca recente insieme a GTA V, il quale però ha subito infinite riedizioni.
Da cinecomic a “cinegame”?
In un contesto in cui i cinecomic, punto di riferimento dello scorso decennio, sembrano ormai essere stati premuti fin troppo dal successo commerciale, si può parlare dell’inizio di un nuovo genere cinematografico?  Di un “cinegame”? Ad oggi è difficile dare una risposta certa, anche perché i prodotti Marvel hanno davvero dominato l’ultimo decennio, mostrando i pro e i contro di dedicarsi esclusivamente a un genere. Un dato importante per rispondere a questa domanda è però sicuramente l’incredibile successo ottenuto recentemente da Sonic 3 e Minecraft, nonostante l’uscita nelle sale nel medesimo periodo di classici Disney come Mufasa e Biancaneve.
Se dunque il videogioco si è dimostrato solido anche contro classici che hanno caratterizzato la nostra infanzia, perché non continuare a credere in questo nuovo settore?