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Eriksen e gli Europei, tre anni dopo: dall’incubo alla gioia

1.100 giorni dopo aver rischiato la vita in un Danimarca-Finlandia agli Europei del 2020, giocati nel 2021 causa Covid, Christian Eriksen ha trovato la gioia del gol con la propria nazionale nel primo match di Euro24⬇️

📸gqitalia – 13/06/21, Eriksen accusa un malore in campo, i suoi compagni gli fanno da scudo contro le telecamere. E’ una delle immagini più toccanti degli scorsi Europei – www.voceliberaweb.it

Dramma sfiorato. Quel pomeriggio di giugno di tre anni or sono se lo ricordano tutti. Un Danimarca-Finlandia abbastanza anonimo, valevole per la fase a gironi di Euro2020 (gli Europei che slittarono all’estate ’21 causa pandemia), rischiò di trasformarsi nel teatro di una tragedia quando Christian Eriksen, stella della nazionale danese all’epoca ventinovenne, si accasciò improvvisamente sul prato verde del Parken Stadion di Copenaghen, colpito da infarto. Calò subito il silenzio ed espressioni di puro terrore si dipinsero sulle facce dei presenti e di chi assisteva alla Tv. Per un tempo che sembrò interminabile il mondo rimase col fiato sospeso, la mente che viaggiava veloce, ripercorrendo gli altri casi di calciatori che sul campo avevano trovato la morte, pregando che non succedesse di nuovo.

Per fortuna il dramma venne solo sfiorato e l’immagine dei compagni di Eriksen, emotivamente scossi ma disposti in cerchio attorno a lui per proteggerlo dall’intrusione delle telecamere divenne emblematica di come il calcio potesse ancora regalare aspetti di grande umanità ed empatia tra calciatori e tifosi di entrambe le squadre, sia pur in un momento di forte tensione. Superata la paura, il numero 10 danese ha potuto ben presto riappropriarsi della sua vita e, dopo un breve stop, anche dell’attività agonistica, cosa che inizialmente sembrava di difficile realizzazione. Brentford prima, Manchester United poi gli offrono la possibilità di rimettersi in pista e continuare fare ciò che gli è sempre riuscito: emozionare con il pallone tra i piedi.

La chiusura di un cerchio. Poiché solo il calcio può raccontare certe storie dando loro la giusta cornice, ecco che la parabola di Christian Eriksen si compie attraverso il calcio, nello stesso palcoscenico dove tre anni prima aveva rischiato di perdere ogni cosa. Perché Eriksen agli Europei ci è ritornato; stessa maglia numero dieci, fascia da capitano al braccio e voglia di regalare gioia a se stesso e ai suoi tifosi, come sempre avvenuto nel corso della carriera. E alla fine non poteva che essere suo il primo gol della Danimarca ad Euro2024, la palla che gonfia la rete e la faccia gli brilla come fosse quella di un bambino e ripensando a tre anni fa è la cosa più bella che si possa vedere. I compagni lo circondano anche stavolta, ma adesso è un cerchio di festa.

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