Euro 2024: la Spagna è campione d’Europa
La Spagna di Luis de la Fuente è campione d’Europa. La Roja vince il suo 4° Europeo, dopo i trionfi del 1964, 2008 e 2012, mentre l’Inghilterra perde la sua seconda finale europea consecutiva.
La partita
Il 1° tempo lascia molto a desiderare, con le due squadre che non riescono a creare delle reali occasioni pericolose. Da segnalare, nel recupero, un tiro da buona posizione di Foden che non impensierisce Unai Simón. Il 2° tempo, invece, è molto più movimentato e la Spagna passa subito in vantaggio: Lamine Yamal serve Nico Williams e il suo tiro di sinistro si insacca nell’angolino basso alla sinistra di Pickford. Al 66° le Furie Rosse vanno vicinissime al raddoppio: Lamine Yamal calcia col sinistro, ma Pickford compie un grande intervento. Al 73° l’Inghilterra trova il pareggio: Bellingham serve all’indietro Palmer che calcia da fuori area e batte Unai Simón. All’82° Pickford deve ancora superarsi sul tiro ravvicinato di Yamal, ma non può far nulla all’86°: zampata di Oyarzabal sul cross basso di Cucurella e la Spagna ritrova il vantaggio. Al 90°, su un calcio d’angolo per l’Inghilterra, succede di tutto: Unai Simón devia il colpo di testa di Rice, ma la palla rimane lì e Guéhi si avventa su di essa e colpisce di testa, ma Dani Olmo la salva sulla linea. Termina così l’incontro, la Spagna batte l’Inghilterra 2-1.
Una vittoria meritata
La Spagna è stata la squadra che più di tutte ha meritato questo trionfo: 7 vittorie su 7, 6 delle quali ai tempi regolamentari e una grande qualità di gioco. Il commissario tecnico de la Fuente è riuscito a dare un’identità alla nazionale iberica: dal suo arrivo nel dicembre 2022, a seguito dell’esonero di Luis Enrique, la Spagna ha vinto la 3^ edizione della Nations League ed ora si è aggiudicata il 4° europeo. Dei risultati veramente ottimi considerando anche come de la Fuente sia un tecnico federale e che sembrasse solo di passaggio nella nazionale maggiore spagnola. Merito del tecnico anche qualche scelta coraggiosa: lasciare fuori dalle convocazioni dei veterani come de Gea, Sergio Ramos, Koke e Asensio, che potevano tornare utili anche per una questione di spogliatoio. De la Fuente, invece, ha deciso di contare su una nazionale con giovani dall’ottimo potenziale come Lamine Yamal (17 anni), Nico Williams (22 anni) e Pedri (21 anni), ormai punti fissi della nazionale. Merito anche dei club spagnoli che, a differenza di quelli italiani, danno spazio ai giovani, permettendo al tecnico della nazionale di avere altre validissime opzioni.
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