Euro 2032, anche il Maradona tra gli stadi? Ecco il piano
Europei del 2032 in Italia: ancora incerta la presenza dell’impianto partenopeo tra gli stadi che ospiteranno la manifestazione. Il sindaco Manfredi🗣: “Ho già parlato con De Laurentiis. Napoli segua la strada di Milano!”👇
Nell’estate del 2032 l’Italia tornerà ad ospitare un Campionato Europeo a distanza di oltre cinquant’anni dall’ultima volta(1980) e, più in generale, a più di quarant’anni dall’ultimo grande torneo svoltosi nel nostro paese(Mondiali del 1990), eccettuando l’edizione ‘itinerante’ di Euro20. Lo farà in coabitazione con la Turchia: il 10 Ottobre del 2023, infatti, la Uefa ha ufficialmente assegnato l’organizzazione degli Europei ’32 alle federazioni italiana e turca, che già nei mesi precedenti avevano inteso unire le proprie forze presentando una candidatura congiunta.
Introiti attesi e “questione impianti”. Come accaduto in occasione di altri grandi eventi, l’Europeo casalingo rappresenterà un’opportunità per incamerare risorse e realizzare investimenti sulle infrastrutture (sportive e non solo) tali da generare utilità che permangano oltre la durata della manifestazione stessa. Lo dimostrano i casi delle altre due volte in cui un Europeo è stato organizzato congiuntamente da due paesi. Austria e Svizzera nel 2008, come Polonia e Ucraina nel 2012, hanno potuto beneficiare degli effetti economici a medio-lungo termine dell’aver ospitato il torneo (crescita del Pil, miglioramento dei trasporti pubblici, aumento del turismo oltre che della spesa totale sul territorio). Un indotto rilevantissimo.
Gli stadi. Tra Italia e Turchia, saranno 10 gli impianti che faranno da teatro alla manifestazione (cinque a testa). Aspettando il 2026 – anno in cui si conosceranno i nomi esatti delle città ospitanti – Roma(Olimpico), Milano(San Siro) e Torino(Allianz) possono già dirsi ragionevolmente sicure di rientrare nella ‘cinquina’ definitiva. A contendersi i restanti due posti vi sono diversi stadi: dal “San Nicola” di Bari al “Dall’Ara” di Bologna, passando per Genova(Ferraris) e Firenze(Artemio Franchi). Ma la candidatura più forte resta quella del “Diego Armando Maradona” di Napoli, ad oggi unico impianto meridionale dotato di Licenza Uefa.
Il sindaco Gaetano Manfredi spinge per avere il capoluogo partenopeo tra le città che ospiteranno Euro 2032, e in tal senso si è registrata di recente un’apertura nei confronti del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, nell’ipotesi che sia lo stesso club azzurro ad acquistare l’impianto (attualmente di proprietà del Comune di Napoli) e ad apportarvi il necessario piano di restyling per adeguarlo agli standard richiesti e renderlo così pienamente idoneo alla manifestazione, in attesa della decisione definitiva.
Possibilità che può diventare un fatto ad una condizione: staccare un assegno da almeno 150 milioni. Perché tabù ideologici del Comune non esistono più. Atteso che a sostenere quegli imprenditori che volessero investire sull’impianto cittadino c’è la legge sugli stadi che contempla questa opzione, ma nessuna erogazione di fondi. Invece misure per avere accesso al credito agevolato sì.” (Il Mattino✍️)