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Federico Chiesa: in Premier il bivio della carriera

Scaricato dalla Juve, l’ex enfant prodige cercherà di rilanciarsi in Inghilterra. A 26 anni il figlio d’arte si trova già al bivio della carriera: risorgere o finire nell’oblio👇

📸www.liverpoolfc.com/it – Federico Chiesa, 26 anni, calciatore del Liverpool dal 29/08/24 – www.voceliberaweb.it

Dieci anni dopo l’esperienza di Mario Balotelli, un altro calciatore italiano indosserà la maglia del Liverpool. Il passaggio di Federico Chiesa ai Reds, concretizzatosi in modo fulmineo negli ultimi giorni di mercato, ha stupito un po’ tutti, specie quanti si aspettavano una sua permanenza in Italia con cambio di casacca (Roma o Inter) o paventavano il rischio che finisse in tribuna, dopo un’estate trascorsa ai margini del progetto tecnico juventino. Naturalmente, l’augurio di chi ha a cuore le sorti dell’esterno offensivo è che il suo approccio alla Premier League sia migliore di quello che a suo tempo ebbe Super Mario. In tal senso, la prospettiva di misurarsi con il torneo più attrattivo d’Europa fornirà una motivazione in più a Chiesa, reduce da un biennio tutt’altro che esaltante in bianconero e chiamato a giocarsi forse l’ultima grossa chance della carriera.

Già, perché la parabola di Federico alla Juventus si è compiuta in una maniera molto distante da ciò che le premesse iniziali facevano immaginare, con il rammarico tipico per quelle cose che non vanno come dovrebbero ed uno strascico di polemiche intorno alla questione del mancato rinnovo. Tutto era iniziato nell’ottobre del 2020; Chiesa sbarcava a Torino dopo aver chiuso la miglior stagione del suo percorso in maglia viola(10 gol e 5 assist). Dopo essersi messo in mostra in quel di Firenze, il calciatore saliva così di livello, e la Juve si assicurava a condizioni vantaggiose uno dei migliori prospetti del momento, un volto nuovo, giovane e italiano, l’ideale per far partire un altro ciclo vincente. Insomma, gli ingredienti per una grande storia di successi sembravano esserci tutti.

In effetti il primo anno di Federico Chiesa all’ombra della Mole riesce a convincere anche i più scettici: le speranze del club torinese parevano ben riposte. Se la Juventus è costretta ad abdicare al trono d’Italia dopo nove anni, il cammino del “22” è un crescendo di prestazioni, con una seconda parte di stagione addirittura esaltante: la doppietta al Porto nel ritorno degli ottavi di Champions (ininfluente ma bellissima), un apporto considerevole in campionato, ed il gol che decide la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Alla crescita in bianconero fa quasi da naturale prosecuzione un Europeo giocato(e vinto) da protagonista, che proietta Chiesa in una dimensione inimmaginabile: stella della Juventus e trascinatore della Nazionale.

Quella che nell’estate del 2021 appariva come l’ascesa verso una sicura consacrazione si rivelerà essere solo una bolla dorata, a cui basta un piccolissimo “tocco” per dissolversi nell’aria. Lo scenario cambia in fretta, prendendo una svolta inattesa, con il ritorno a Torino di Massimiliano Allegri. La nuova(vecchia) impostazione tattica non premia più le caratteristiche tecniche dell’esterno, ma la prima vera mazzata al percorso arriva con l’infortunio rimediato nel gennaio del 2022 in un match contro la Roma: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e addio al campo fino a novembre dello stesso anno. Da quel momento in avanti le cose non saranno più come prima, il vortice negativo nel quale piomba il neo numero sette è irreversibile e, salvo guizzi sporadici e accenni di ripresa, conduce alle spiacevoli vicende degli ultimi mesi. Da potenziale campione a flop, da risorsa spendibile a pesante fardello di cui liberarsi quanto prima, fino alla definitiva esclusione dal progetto operata dalla società con l’avvento di Thiago Motta.

📸www.juventus.com

Una storia dal mancato finale, che lascia l’amaro in bocca ed il veleno(per il momento solo nelle parole dell’ormai ex juventino) ma anche lo spazio per una rivalsa sportiva che restituirebbe al Campione d’Europa quella dimensione perduta da oltre un biennio. Chiesa e la Juve sono due rette parallele, procedono ognuna per la propria strada, senza incrociarsi mai più. Il cammino di Federico si è incrociato a sorpresa con quello del Liverpool. Un’opportunità enorme, dal sapore di ultimo treno: a 26 anni non si è più ragazzini, niente più promesse da attendere, niente più scuse, solo un campo e un pallone, per dimostrare quanto si vale davvero. E riuscirci sotto la leggendaria “Kop” sarebbe un sogno da vivere ad occhi aperti.

📸Copertina: Sports.com

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