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Fitto diventa vicepresidente della Commissione europea e presenta le sue dimissioni da Ministro

“Oggi ho rassegnato le dimissioni da ministro degli Affari europei, del Pnrr, della Coesione e del Sud. Dal giorno del giuramento nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella sono trascorsi due anni, intensi ed entusiasmanti”. Con queste parole il neo vicepresidente della Commissione europea Fitto ha rimesso ufficialmente il mandato da Ministro nell’attuale governo Meloni.

Dopo l’accordo raggiunto tra il gruppo del PPE e i Socialisti, il Parlamento Europeo ha approvato la nomina di Raffaele Fitto quale commissario europeo e vicepresidente della Commissione Ue nel secondo esecutivo di Ursula von der Leyen. Ad annunciarlo è lo stesso ex presidente della regione Puglia che, attraverso un post su Facebook ha annunciato la rinuncia alla carica, non mancando tuttavia di ringraziare la Premier e coloro con i quali ha collaborato: “Grazie a Giorgia Meloni perché senza la sua piena fiducia e il suo quotidiano sostegno, il Governo non avrebbe raggiunto risultati così importanti. Grazie ai colleghi Ministri, ai Parlamentari, ai Presidenti delle Regioni e delle Province, ai Sindaci e ai rappresentanti del mondo produttivo e sociale, per il loro costante e costruttivo contributo. Un grazie particolare a tutti i miei collaboratori, grandi protagonisti di una stagione per me indimenticabile”.

Si libera quindi un posto nella squadra di ministri dell’esecutivo Meloni, dando quindi avvio all’attesissimo “totonomi” per la sostituzione di Fitto. Tra i candidati c’è Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento delle informazioni e della sicurezza, anche se il suo nome, soprattutto nelle ultime ore, sembra tramontare a causa delle perplessità sull’inserimento di una figura così tecnica in un ruolo chiave come quello delle relazioni europee (come ampiamente ribadito, almeno secondo alcuni, dal leader di Forza Italia Antonio Tajani). Un’altra opzione sarebbe invece quella dell’attuale viceministro degli esteri Edmondo Cirielli.

C’è poi anche una terza strada che vedrebbe invece la ridistribuzione delle deleghe che Fitto gestiva al proprio ministero. In particolar modo la Presidenza del Consiglio tratterrebbe quella relativa al Pnrr, affidandola al sottosegretario Alfredo Mantovano, mentre quelle di Coesione e Sud verrebbero assegnate ad altri due esponenti di Fratelli d’Italia

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