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Gen Z vs rughe

La Gen Z nella sua corsa contro il tempo

I giovani sono il nostro futuro” non è strano sentir dire. Ma esiste futuro se questi sembrano starsi avvicinando sempre più alla loro età della “ruggine”, piuttosto che dell’oro?

Non è una teoria del complotto: la Gen Z davvero sta invecchiando precocemente.

Questa generazione, cresciuta tra un post su Instagram e un TikTok virale, sembra affrontare rughe e capelli grigi prima di aver messo piede nel mondo reale.

In una realtà dove i ventenni si lamentano delle rughe e i trentenni combattono con la calvizie, ci si chiede: come ha fatto la Gen Z a trasformare la giovinezza in un affare così logoro?

Un colpevole facile da individuare è la tecnologia.

È difficile rilassarsi quando il tuo miglior amico è un filtro che ti fa sembrare una star di Hollywood e tutti intorno a te sembrano vivere una vita perfetta. E poi ci sono i social media, dove ogni scroll è una maratona di confronti.

Perché non ho la pelle di porcellana?” 

Perché non sono su una spiaggia alle Maldive?” 

Il risultato? Un mix esplosivo di stress e ansia. La continua pressione di essere sempre online e al top pone i giovani costantemente sotto i riflettori, in una performance che non finisce mai. 

E non parliamo dei danni agli occhi: tra luci blu e insonnia tecnologica, il contorno occhi di un ventenne medio potrebbe far invidia a un panda.

Un altro elemento cruciale è il cambiamento nelle abitudini alimentari. 

La Gen Z, pur essendo generalmente più consapevole dell’importanza di una dieta equilibrata, spesso ricorre a cibi pronti e processati per comodità e rapidità, compromettendo così l’apporto di nutrienti essenziali. I fast food sono ovunque, e il tempo per cucinare è sempre meno.

Questo può portare a una serie di problemi di salute che accelerano il processo di invecchiamento, come infiammazioni croniche e carenze vitaminiche. 

E l’esercizio fisico? Ah, quello. Meglio non parlarne.

Non dimentichiamo l’inquinamento! Vivere in una nube di smog e rumore non fa certo bene alla pelle e ai polmoni. Le città, con le loro luci artificiali, creano un ambiente che scombussola i ritmi circadiani, facendo sembrare i giovani come nottambuli perenni e, di giorno, zombie vacillanti.

Se il sonno è compromesso, il tuo corpo non ha tempo di rigenerarsi.

Poi, c’è lo stress economico. La Gen Z si affaccia su un mercato del lavoro incerto e competitivo, con prospettive economiche spesso meno promettenti rispetto alle generazioni precedenti. L’incertezza lavorativa e finanziaria genera un costante stato di preoccupazione e stress, che può avere effetti deleteri sulla salute mentale e fisica. Questo stress cronico contribuisce all’accelerazione del processo di invecchiamento, attraverso il rilascio continuo di ormoni dello stress come il cortisolo, che danneggiano le cellule e compromettono il sistema immunitario.

Infine, la pandemia. Il Covid19 ha trasformato il mondo in una gigantesca escape room senza via d’uscita. Le restrizioni legate alla pandemia, oltre che aver incrementato ulteriormente ansia e stress, hanno ridotto le interazioni sociali e convogliato le energie dei giovani nel mondo virtuale.

In sintesi, l’invecchiamento precoce della Gen Z è un cocktail esplosivo di tecnologia, cattive abitudini alimentari, inquinamento, stress economico e pandemie. 

La soluzione?
Potrebbe sembrare semplice: disconnettersi un po’, mangiare meglio, respirare aria pulita, rilassarsi e fare esercizio.

Ma nel mondo frenetico di oggi, tutto questo sembra quasi fantascienza. 

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