Green technology
In una scuola multi funzionale, con vari indirizzi professionalizzanti, il progetto “Green Technology” ha come obiettivo quello di rendere la scuola smart sensibilizzando la comunità scolastica al rispetto dell’ambiente, all’uso di energie alternative e di materiale di scarto. Grazie alla creatività, all’entusiasmo e alla voglia di mettersi in gioco degli alunni, è stato realizzato un prototipo di “Cassonetto Intelligente” ecosostenibile, utilizzando materiale riciclato.
È stato battezzato “Cassonetto intelligente” perché dotato di sensori, che nel momento in cui rilevano una temperatura soglia e\o un peso limite dei rifiuti biodegradabili accumulati, inviano notifica tramite un SMS o email all’ente preposto allo smaltimento. Nella realizzazione del prototipo, sono stati utilizzati strumenti, sia hardware che software: scheda Arduino per il rilevamento di temperatura e di peso, Packet Tracer per la progettazione della comunicazione in rete, dai sensori presenti nel cassonetto verso la società di smaltimento dei rifiuti. Per la parte grafica sono stati utilizzati AutoCAD per la realizzazione in scala del disegno tecnico della struttura e della sua locazione e Minecraft per la parte movie-scenografia, tutto ciò adeguato alla struttura architettonica della scuola.
Per la produzione di energia elettrica ecosostenibile, sono stati ipotizzati tre processi alternativi necessari per il funzionamento dei dispositivi presenti nel cassonetto: utilizzo del fotovoltaico, energia idroelettrica proveniente dal flusso delle acque reflue del tetto, ed infine uso di energia meccanica proveniente da biciclette intelligenti poste dentro la palestra dell’ istituto.
Perché utilizzare un “cassonetto intelligente”? Perché permetterà alla società per lo smaltimento dei rifiuti di risparmiare carburante, in quanto i mezzi di trasporto del materiale si sposteranno solo quando ci sarà necessità, questo comporta minore ingorgo stradale e quindi riduzione dell’inquinamento.
Una vera novità in una scuola smart, sia per aiutare l’ambiente ma anche come cura per l’animo umano è l’ipotesi di un giardino pensile sul tetto della palestra, nel quale verranno poste piante sempreverdi, che necessitano di poca acqua e che assorbono molta anidride carbonica. Oltre alla parte tecnica del progetto è importante sottolineare il senso di cooperazione, integrazione e interscambio emerso tra i ragazzi in modo spontaneo e naturale.
Il progetto descritto ha portato inoltre, alla nascita di una concreta sinergia tra scuola, università e azienda, infatti il prototipo è stato presentato durante una lezione di composizione architettonica e urbana tenuta dal professore dell’Osso docente presso il DICAR dell’università di Catania e sarà parte integrante del progetto Smart City di Catania realizzato dai suoi studenti del corso di laurea; la struttura del cassonetto sarà realizzata in cartone riciclato ondulato dall’azienda Archicart di Giarre, startup tutta siciliana che si occupa di architettura sostenibile.
Questa esperienza mette in evidenza come economia, ecologia, tecnologia e architettura si intrecciano e cooperano in modo armonico per rendere smart gli ambienti in cui viviamo.