L’apparenza al primo posto
La società, al giorno d’oggi, tende a dare importanza prevalentemente all’aspetto fisico ed esteriore. Con il sopravvento dei “social media” ormai l’apparenza ha preso il primato tra i valori di cui teniamo più conto; l’aspetto che risulta più pericoloso di questo fenomeno è che, all’interno di queste piattaforme, veniamo bombardati continuamente da immagini contenenti canoni di bellezza verosimilmente perfetti.
Ciò si riflette negativamente sulla nostra autostima per cui si innesta un meccanismo di autovalutazione errata, poiché irraggiungibile, e che, alla fine di tutto, ci fa stare male.
In questi ultimi anni si è creata una sorta di moda per cui si deve mettere in evidenza solo ciò che si coglie a prima vista e trascurare tutti gli aspetti che non emergono nell’impressione iniziale; per esaudire questo desiderio di fittizia perfezione si è arrivati alle diete ferree, all’acquisto di prodotti di bellezza di ogni tipo, all’utilizzo di filtri fino ad arrivare alla chirurgia estetica.
Così facendo si sacrifica la propria autenticità e unicità e si mettono in un piano secondario tutte quelle qualità che per definire una persona risultano fondamentali, come ad esempio l’intelligenza, la personalità, la cultura ecc..
Ricordiamo, però, che la percezione che si ha di sé stessi riguardo all’aspetto esteriore solitamente non combacia con quella che gli altri hanno di noi; quando si va a creare troppa distanza tra il corpo che si sente e quello che si desidera si avverte insoddisfazione e si scatenano in noi stessi dei comportamenti di continuo controllo.
Per evitare ciò bisogna ritornare a guardare, senza un occhio troppo critico, sé stessi e riscoprire l’importanza delle caratteristiche individuali di ognuno; bisogna accettare e apprezzare le particolarità che non sono legate all’apparenza ma che differenziano positivamente tutti noi.