Il conflitto tra Russia e Ucraina
Nel terzo millennio, siamo ancora qui a parlare di guerra. Sembra strano, cambiano le epoche, cambiano i costumi, ma su alcune cose siamo fermi alla preistoria. C’è chi dice che sia giusto, che serva a portare pace e che addirittura dovremmo tornare al regime fascista, ma all’udire assurdità del genere onestamente mi si gela il sangue.
La sola cosa che riesce a donare è malessere, distruzione, disagi fisici e psicologici, demotivazione e tanto altro.
Non riesco a capire perché in tutte le guerre, i conflitti o le crisi c’è sempre una parte della popolazione che subisce e non può fare niente. Non si ha il potere di decidere, il potere che i grandi e i potenti dicono sia nelle nostre mani.
Penso alla crisi climatica, e ai più giovani che urlano al mondo da anni che è il momento di fermarsi. E poi penso ai ragazzi Ucraini e ai ragazzi Russi, due rivali, due facce della stessa medaglia, due giovani della stessa età messi al fronte, pronti ad uccidersi a vicenda.
Impugnando il loro kalashkinov per la prima volta, magari nemmeno in grado di sorreggere il loro peso e di saperlo utilizzare. I loro sogni, le loro aspettative e il loro roseo futuro si sono cancellati in un instante. La domanda che mi pongo è: stiamo facendo abbastanza per loro? Ci sarebbero molte cose da dire a riguardo ma, al momento, ci auguriamo che tutto questo finisca.
Questo viaggio con destinazione “Inferno” riserviamolo esclusivamente alla Divina Commedia e non agli uomini. La guerra esiste da sempre ma oggi sta cambiando forma, diventando più pericolosa e orribile.
Le cause che innescano le guerre possono essere molteplici: cause politico-militari, cause territoriali, cause economiche e cause religiose.
Credo che oggigiorno le due principali responsabili delle guerre siano principalmente le cause economiche e religiose.
Penso che sia inutile annientarci tra di noi solo per il nostro ego personale, per allargare il nostro confine e aumentare il nostro potere. Possibile che non si riesca a risolvere questo conflitto attraverso la diplomazia, visto che questa guerra ha già distrutto tante vite umane?.
Si parla tanto dell’agenda 2030 dove tutti i Paesi sono chiamati ad impegnarsi per un unico obiettivo e adesso, grazie a questa nuova guerra, l’unico obiettivo per gli Ucraini è quello di riuscire a rimanere in vita. Dopo due anni di pandemia, questo evento sta fomentando odio e diffidenza. Mi chiedo quando la paura di vivere nel terrore e di morire finirà, per loro, per noi e per il mondo intero.