Realtà virtuale e psicologia
La realtà virtuale è una dimensione che simula in modo veritiero situazioni della vita reale. Chi fa esperienze di VR (Virtual Reality) ha la percezione di trovarsi davvero in un’altra dimensione poiché le app e le interfacce appositamente sviluppate sono talmente sofisticate da fornire un’esperienza totalmente vicina alla realtà.
Anche il nostro Sistema Nervoso Centrale risponde agli stimoli come se realmente ci stessimo trovando in quella situazione, come se la stessimo realmente vivendo.
Sempre più spesso si comincia a parlare di VR, di sviluppi e potenzialità ed oggi vorrei proprio soffermarmi su alcuni di questi aspetti e in particolar modo vorrei parlarvi dell’utilizzo della Realtà Virtuale per superare alcuni ostacoli o alcune paure.
Esistono centinaia di fobie: claustrofobia (paura dei luoghi chiusi), agorafobia (paura degli spazi aperti), amaxofobia (paura di guidare), zoofobia (paura degli animali), paura di volare, paura di parlare in pubblico, emofobia (paura del sangue) ecc… per citare solo alcune tra le più diffuse.
Chi si rivolge ad uno psicologo per superare queste fobie in genere ha la possibilità di lavorare sulla causa scatenante, sul significato, sui fattori emotivi e cognitivi che mantengono il disturbo, ed una delle tecniche che, ad un certo punto, viene proposta è la desensibilizzazione ovvero l’esposizione graduale del soggetto alla situazione temuta. Un tempo la desensibilizzazione veniva progettata creando dei momenti ad hoc per potersi esporre in modo graduale e controllato alla paura in questione. Ciò comportava non pochi fattori da tenere in considerazione, senza dire che per alcune fobie risultava veramente complicato pensare ad una esposizione in vivo (ad esempio volare, oppure superare la paura per i serpenti).
Con l’arrivo della realtà virtuale la situazione è notevolmente cambiata. Rimanendo comodi all’interno di una stanza e al sicuro possiamo esporci a tutte le situazioni che temiamo.
La realtà virtuale ci permette di lavorare sui nostri limiti e sulle nostre preoccupazioni, permettendoci di entrare in contatto con la nostra paura in maniera controllata, graduale e sotto la supervisione di un professionista esperto. Tutto ciò non serve solo a superare la fobia nel mondo reale, serve anche a farci sviluppare nuove abilità e competenze, proprio quelle che siamo costretti a tirar fuori nel momento in cui abbiamo bisogno di fronteggiare un evento temuto, eventi che spesso nella vita reale tendiamo ad evitare o rimandare.
Parlare di realtà virtuale come strumento per aumentare le mie potenzialità e le mie abilità è sicuramente un modo di approcciarsi alle nuove tecnologie in maniera costruttiva; significa utilizzare giochi, applicazioni e strumenti per crescere e per migliorare la qualità di vita.
In conclusione il mio invito è quello di aprirsi al nuovo con curiosità, attenzione e consapevolezza, al fine di trarre da queste esperienze solo il meglio per la nostra esistenza.